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“Subito un tavolo regionale per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Sassuolo”. Stefano Bargi, consigliere regionale della Lega Nord, lancia un monito dopo la notizia della procedura per il licenziamento di trenta addetti su cinquanta alla Vapor, azienda della multinazionale americana Wabtec. “Assistiamo all’ennesimo effetto delle politiche di austerità che hanno strozzato l’Europa in questi anni e di cui anche l’Italia è stata vittima - sottolinea il consigliere - . Anziché spingere su provvedimenti anticiclici come maggior espansione fiscale, dunque meno tasse, e massicci incentivi al credito all’industria, si sono imposti i fautori del rigore a tutti i costi. Il risultato concreto? Uno scenario di ridimensionamenti, chiusure e delocalizzazioni, in cui anche il ricco distretto sassolese non viene risparmiato”.
Come detto sono trenta licenziamenti su cinquantaquattro quelli annunciati alla Vapor Europe, produttrice di porte per treni e carrozze metropolitane: un’azienda da oltre trenta anni presente a Sassuolo.
La Vapor Europe è parte della multinazionale americana Wabtec che ha recentemente acquisito la francese Faiveley con conseguente trasferimento della produzione delle porte in Repubblica Ceca.
Una mobilitazione delle istituzioni è la richiesta del Carroccio, anche attraverso il segretario sassolese Gianfrancesco Menani: “E’ necessario che non solo il sindaco Pistoni, ma ma tutte le istituzioni coinvolte agiscano per evitare il ridimensionamento dell’organico aziendale e la progressiva smobilitazione del sito produttivo di Sassuolo. La politica - chiude Menani - non può fare finta di nulla mentre scompaiono posti di lavoro dall’oggi al domani: meno manifattura per un territorio significa meno prosperità non solo economica, ma anche sociale”.
'I lavoratori sono anche vittima delle scelte di una politica locale, regionale e nazionale che fino ad ora non ha voluto inserire nei bandi di gara di Trenitalia alcun vincolo cosiddetto di Local Content, che cioè garantisca la produzione di almeno parte dei treni in Italia, così come avviene in altri paesi come per esempio la Francia - così
Paolo Brini della Fiom Cgil -.
Questa mancanza ha permesso di far vincere le ultime gare di Trenitalia, compresa quella per gli 89 treni che verranno impiegati nel trasporto locale dell'Emilia Romagna di cui ha parlato il presidente della regione Stefano Bonacini non più tardi di 4 giorni fa, a ditte che produrranno le porte in Ungheria anziché a Sassuolo'.
Redazione Pressa
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