In un momento in cui la Fiera di Modena ristagna, perdendo esposizioni importanti, la fiera appenninica, che in molti vedevano come obsoleta è rinata nel post covid. Nel 2023 l’organizzazione è passata in mano a SGP Srl che ha avuto l’onere e l’onore di rilanciare un evento che, complice anche lo stop imposto dalle normative pandemiche, sentiva la necessità di uno svecchiamento. Scommessa vinta, con oltre 30 mila visitatori nella quattro giorni del 2023, anno del quarantennale della fiera che ha visto il suo esordio nel 1983 come fiera dedicata principalmente ai settori chiave dell’economia montana quali la zootecnia e l’agricoltura, per poi espandersi in altri settori, complice anche il fatto che la stessa economia montana, è andata oltre l’agricoltura e il turismo, investendo anche nell’industria e nel terziario.
A livello logistico la fiera beneficerà del ponte provvisorio sul viadotto Estense e della nuova rotatoria su via Marchiani, via Giardini e via del Molinetto, si spera inoltre nel bel tempo in modo da non scoraggiare i visitatori.
Grande soddisfazione c’è da parte sia dell’organizzatore SGP Srl, sia dall’amministrazione comunale pavullese e dall’Unione dei Comuni del Frignano, soprattutto per la partecipazione di tante imprese locali, segno di attenzione al territorio non solo da parte delle istituzioni, ma di quegli stessi operatori economici a livello locale, diretti interessati dello sviluppo della filiera appenninica.
A margine di tutto ciò, anche l’iniziativa da parte dei consiglieri di Fratelli d’Italia di voler dedicare una via o una piazza a Fabrizio Venturelli, che della Fiera dell’Economia Montana fu l’ideatore. Un’idea che, per l’amministrazione comunale, potrebbe invece trasferirsi nella realizzazione di un evento commemorativo o di una borsa di studio da realizzare in collaborazione con le scuole e le imprese del territorio.
Stefano Bonacorsi