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'Convocheremo nei prossimi giorni un tavolo regionale per affrontare con tutti i soggetti interessati questa grave situazione. Le istituzioni possono svolgere un ruolo importante per la tutela dell’occupazione e lo sviluppo del comparto ma ora serve più che mai un alto senso di responsabilità'. Lo annunciano Giancarlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, e Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive, in accordo con il sindaco di Castelnuovo Rangone Massimo Paradisi, a proposito della crisi della Castelfrigo.
Insomma un piede qua e uno là: non come Matteo Richetti che si era detto a fianco degli imprenditori, ma nemmeno coi sindacati (e con Art1 e con Sinistra Italiana) che parlano (giustamente) di nuova schiavitù. Da Muzzarelli e dal Pd un colpo al cerchio e una alla botte.
'Le istituzioni da tempo stanno seguendo la situazione complessiva del settore carni anche perché - sottolineano Muzzarelli e Costi - si tratta di un comparto strategico per l’economia del territorio dove la qualità del prodotto deve coniugarsi con il rispetto della dignità dei lavoratori superando ogni forma di precarizzazione estrema. La Provincia e il Comune, infatti, ha da tempo avviato un tavolo provinciale sul settore delle carni con l’obiettivo di favorire il confronto tra tutte parti. Un confronto tuttora aperto che proseguirà nell’incontro, previsto da tempo, in programma il 13 novembre nelle sede della Provincia. La scorsa estate il tavolo provinciale ha prodotto un primo documento condiviso dai rappresentanti di Confindustria Emilia, Confesercenti, Cgil, Cisl e Uil, Legacoop Estense, Confcooperative, Confimiemilia, Agci Mo-Re, Cna e Lapam, Provincia e i Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Spilamberto e Vignola.
L’accordo scaturisce da mesi di confronto e tavoli allo scopo di individuare delle proposte possibili per superare le vertenze legate all'utilizzo di lavoratori soci o dipendenti di imprese e cooperative in alcune aziende del settore carni che operano sugli appalti'.
'Il documento - sottolinea infine Muzzarelli - pone al centro il valore del lavoro e la sua tutela come elementi essenziali per il suo progresso e per la sua centralità nella vita delle persone, oltre a chiedere una legge nazionale che consideri il problema sorto a Modena nella sua specificità, individuando gli strumenti per salvaguardare la competitività delle imprese e la tutela del lavoro e dei lavoratori, scongiurando l'utilizzo improprio delle esternalizzazioni costruendo un provvedimento normativo adeguato'.