E Green pass illimitato significa due cose: da un lato speculare esclusione illimitata per chi non ha aderito al trattamento sanitario facoltativo ma imposto in modo surrettizio dal Governo, dall'altro completa frattura tra la esigenza sanitaria e il Qr code, un rapporto già fragilissimo perchè i virologi hanno spiegato chiaramente che il Green pass non crea luoghi immuni dal contagio, ma che sinora aveva comunque rappresentato la foglia di fico per giustificare il certificato green.
Tutto questo mentre in Europa si va nella direzione opposta, mentre la Danimatca elimina ogni restrizione, mentre Inghilterra e Spagna si avviano al superamento del Green pass. Ma l'Italia no. L'Italia si conferma paese-laboratorio della avanguardia più illiberale, costrittiva. Teatro delle misure di controllo sociale più distopiche.
La Lega oggi ha detto di no in Consiglio dei ministri, ma è ormai è troppo tardi. L'umanità si è spezzata ma ormai non importa. Nella sua tracotanza, forte della vittoria personale sul tema-Quirinale, Draghi va avanti con chi c'è.
Green pass illimitato dunque. In attesa di togliere questa illimitatezza non per eliminare il certificato sanitario, ma per vincolarne il rinnovo a una nuova dose. La quarta, la quinta... Chi può dirlo. All'infinito, come in un incubo dal quale ora si rischia davvero di non svegliarsi più. Mentre i bravi cittadini sventolano il loro cellulare, orgogliosi di un lasciapassare che offre loro la chiave di accesso escludendo altri cittadini, dimenticando che la serratura può cambiare in qualsiasi momento. E che gli incubi sociali non fanno prigionieri.
Giuseppe Leonelli