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Tangenziale di Modena bloccata dai Pro-Pal: la legge prevede il carcere e il buonsenso è calpestato

Tangenziale di Modena bloccata dai Pro-Pal: la legge prevede il carcere e il buonsenso è calpestato

Fascista o no, da giugno di quest'anno il Decreto sicurezza prevede fino a due anni di reclusione per chi - in modo collettivo - blocca il traffico stradale. Il mondo dell'autotrasporto a suo tempo contestò fermamente questa norma


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Il blocco della tangenziale di Modena realizzato oggi, durante il corteo guidato dalla Cgil a sostegno della Palestina, rappresenta un fatto grave dal punto di vista penale e davvero poco comprensibile dal punto di vista della protesta sindacale. Sulla scia delle manifestazioni in atto in tutta Italia, a Modena il segretario provinciale del sindacato di Landini, Daniele Dieci, ha guidato volontariamente le migliaia di persone presenti al corteo verso la tangenziale, paralizzando il traffico.
Partiamo dall'aspetto legale. Il referente modenese della Cgil ha rivendicato l'azione sapendo di commettere un reato, ma ha orgogliosamente giustificato il gesto, gridando a norme 'fasciste'. Il fatto è che fascista o no, da giugno di quest'anno il Decreto sicurezza prevede fino a due anni di reclusione per chi - in modo collettivo - blocca il traffico stradale, anche in modo pacifico.
Questa norma, che ha inasprito il Decreto Salvini del 2018 che prevedeva multe salate ma senza conseguenze penali, è stata duramente contestata soprattutto dal mondo dell'autotrasporto che in passato ha fatto del 'Fermo' la principale arma per rivendicare i diritti calpestati della categoria. In pochi si sono uniti a suo tempo alla sacrosanta protesta degli autotrasportatori ai quali è stato tolto un mezzo importante di rivendicazione, per questo oggi sentire la Cgil parlare di norma 'fascista' è poco credibile.
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In ogni caso, se ancora nel nostro Paese valgono le leggi, bisogna aspettarsi che chi stamattina ha invaso la tangenziale ne paghi le dovute conseguenze.
Accanto a questo tema c'è l'aspetto di merito. E' credibile ipotizzare che il bloccare la viabilità di una città, creare disagi immensi nei cittadini che non possono raggiungere servizi essenziali, possa contribuire a salvare vite in Palestina? Davvero il grido 'Palestina libera' dei leader Cgil è finalizzato ad accendere i riflettori su Gaza o piuttosto ha come motivazione una visibilità politica personale e una (legittima, sia chiaro) critica al Governo Meloni? Certamente buona parte delle migliaia di persone scese in piazza a Modena e l'oltre milione di persone che ha manifestato in Italia, sono animate da genuini sentimenti di solidarietà, ma l'impressione è che la distanza tra le buone intenzioni e gli effetti pratici dell'azione sia incolmabile.
Cinzia Franchini
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E' imprenditrice artigiana nel settore del trasporto di merci conto terzi ed è consulente per la sicurezza dei trasporti di merci pericolose ADR su strada. E' RSPP e si occupa di gestire tutte le att...   

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