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Attacco a La Stampa, delirio di Francesca Albanese: 'Sia monito'

Attacco a La Stampa, delirio di Francesca Albanese: 'Sia monito'

'Non bisogna commettere atti di violenza nei confronti di nessuno, ma al tempo stesso che questo sia un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro'


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Bufera per la dichiarazione fatta da Francesca Albanese a proposito dell’assalto alla sede de La Stampa a Torino. Parlando all’evento organizzato dal Global Movement To Gaza a Roma Tre, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi, condannando quanto accaduto, ha detto: 'È necessario che ci sia giustizia per quello che è successo alla redazione'.

E ha aggiunto: 'Non bisogna commettere atti di violenza nei confronti di nessuno, ma al tempo stesso che questo sia anche un monito alla stampa per tornare a fare il proprio lavoro, per riportare i fatti al centro del nuovo lavoro e, se riuscissero a permetterselo, anche un minimo di analisi e contestualizzazione'.

Su X, Albanese aveva sottolineato: 'Solidarietà alla Stampa per gli attacchi di ieri. Se resistere alla cultura dell’abuso è un obbligo, farlo in modo non violento è la sfida che non si puo’ perdere. Chi sta dalla parte della giustizia lo fa con l’etica delle cose giuste nella mente e nel cuore, ad ogni passo. Condanno gli attacchi di ieri alla sede della Stampa. La rabbia verso un sistema mediatico che distorce la realtà in Palestina è comprensibile, ma la violenza, anche dentro un sistema violento, finisce per rafforzare chi ci opprime.
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E oggi lo vediamo: le migliaia di piazza che ieri hanno detto no all’economia di guerra, in Palestina e nel mondo, rimangono oscurate da questa singola notizia'.

La Digos, attraverso l’analisi dei filmati acquisiti, ha identificato 36 persone del gruppo presente in via Lugaro ieri.

I commenti

Sempre sui social, la premier Giorgia Meloni ha commentato l’assalto al quotidiano: 'È molto grave che, di fronte a un episodio di violenza contro una redazione giornalistica, qualcuno arrivi a suggerire che la responsabilità sia – anche solo in parte – della stampa stessa. La violenza non si giustifica. Non si minimizza. Non si capovolge“. E la presidente aggiunge: “Chiunque cerchi di riscrivere la realtà per attenuare la gravità di quanto accaduto compie un errore pericoloso. La libertà di stampa è un pilastro della nostra democrazia e va difesa sempre, senza ambiguità'.

'Albanese è un’altra di quelle figure – come Ilaria Salis – di cui la sinistra si dovrà a un certo punto vergognare. Speriamo' - dice Carlo Calenda sui social.

'Fino a quando dovremo sopportare questa Albanese? Finge di condannare gli atti di violenza contro La Stampa, salvo poi affermare che l’episodio dovrebbe essere ‘un monito per i giornalisti’. La Albanese è davvero una persona incommentabile e stupefacente. Ci chiediamo ancora quando verrà rimossa dagli incarichi che immeritatamente ricopre. È con Hamas o con l’ONU?
Sta bene o sta male? Ci poniamo queste domande, indignati per ciò che dice e per ciò che fa, soprattutto perché lo fa vantando un titolo, addirittura internazionale, che non merita affatto' - aggiunge il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

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