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Autoriciclaggio ed evasione: arrestato imprenditore mirandolese

Autoriciclaggio ed evasione: arrestato imprenditore mirandolese

L'indagato è stato rintracciato nella suite di un aibergo a cinque stelle della costa romagnola dove da oltre un anno abitava stabilmente


2 minuti di lettura

Questa mattina la Guardia di Finanza di Modena ha arrestato un imprenditore mirandolese, operante nel settore dell'illecita somministrazione di manodopera, accusato di indebite compensazioni e sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.
L'inchiesta ha avuto origine da alcune segnalazioni di operazioni sospette provenienti dalla Banca d'Italia. Le indagini svolte hanno consentito di accertare che gli indagati (complessivamente quattro, compreso l'uomo destinatario della misura cautelare), sfruttando fraudolentemente la normativa di agevolazione fiscale in materia di ACE — Aiuto alla Crescita Economica - ed alterando la documentazione societaria (le society amministrate di fatto dall'indagato individuate dalla polizia Giudiziaria erano almeno sette) e le dichiarazioni fiscali della holding del gruppo societario (composto da almeno quattro society tutte riconducibili all'indagato e da lui amministrate di fatto), attraverso un artificioso conferimento di circa 10 miliardi di euro, rappresentato da 'buoni-lavoro', strumento finanziario non riconosciuto dagli organi di vigilanza e privo di alcun valore economico, avrebbero creato un fittizio credito di imposta quantificabile in 24 milioni di euro.

Il credito d'imposta cosi fittiziamente creato dall'indagato e dai complici, veniva poi utilizzato principalmente per abbattere il debito tributario verso I'Erario dovuto dalle society riconducibili all'indagato.
L'analisi ha permesso di ricostruire due operazioni di autoriciclaggio per complessivi 2,5 milioni di euro circa, poste in essere dalla persona destinataria della suddetta misura cautelare, attraverso il trasferimento di parte del credito d'imposta fittizio a due society (gestite di fatto dall'arrestato) per la capitalizzazione delle stesse. L'indagato è stato rintracciato nella suite di un aibergo a cinque stelle della costa romagnola dove da oltre un anno abitava stabilmente, nonostante risulti aver presentato negli ultimi cinque anni solo le dichiarazioni per gli anni imposta 2017, 2019 e 2020 indicando nelle stesse redditi rispettivamente per 24mila 42mila e 31 mila euro, versando imposte per soli 9mila euro. Durante la perquisizione eseguita oggi la polizia giudiziaria ha rinvenuto e sequestrato cinque orologi di lusso.
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