Modena, infermiera accusata di aver ucciso una paziente con l'aria di una siringa
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Modena, infermiera accusata di aver ucciso una paziente con l'aria di una siringa

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L'infermiera, utilizzando una siringa vuota, avrebbe insufflato a più riprese aria nel midline di una paziente 62enne provocandone, secondo l'ipotesi degli investigatori, la morte. Sono in corso approfondimenti investigativi in relazione ai decessi di altri pazienti avvenuti presso altre strutture sanitarie della provincia


Modena, infermiera accusata di aver ucciso una paziente con l'aria di una siringa
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Un'infermiera 49enne, già impiegata presso una Rsa della provincia modenese, è indagata per omicidio volontario aggravato dall'essere stato 'commesso con mezzo insidioso, con premeditazione, profittando di circostanze di luogo e di persona tali da ostacolare la pubblica e privata difesa, e in danno di persona ricoverata presso struttura sociosanitaria residenziale'.
Il gravissimo fatto è stato reso noto oggi in un comunicato dalla Procura di Modena.
Le indagini, dirette dalla Procura di Modena e delegate ai carabinieri di Modena e del Nas di Parma, sono iniziate a seguito della denuncia presentata da una Responsabile d'Area della Rsa dopo che in quella sede, lo scorso 31 maggio 2024, personale sanitario aveva notato l'infermiera che, utilizzando una siringa vuota, insufflava a più riprese aria nel midline collegato al braccio destro di una degente di 62 anni, affetta da sclerosi laterale amiotrofica e in regime di sedazione profonda mediante cure palliative, cagionandone, secondo l'ipotesi accusatoria, la morte.
Le indagini, estese anche al passato lavorativo della indagata, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico della medesima indagata anche in relazione alla falsificazione ed alterazione di cartelle cliniche e prescrizioni farmacologiche redatte dai medici, avvenute presso altra Rsa in cui aveva prestato servizio tra il 2020 ed il 2021, consistite nell'apportare modifiche alle terapie farmacologiche dei pazienti della struttura mediante accessi abusivi al sistema informatico attraverso le credenziali del medico.
All'esito dell'interrogatorio di garanzia, è stata emessa oggi dal Gip del Tribunale di Modena la misura cautelare interdittiva del divieto temporaneo di esercitare professioni di infermiera, operatrice sociosanitaria, assistente ad anziani, segretaria di studi medici o strutture sanitarie ed ogni altra attività sanitaria per la durata di mesi 8.
La donna è anche indagata per falsità materiale e ideologica continuata commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, con l'aggravante di aver commesso il fatto in danno di persone ricoverate presso strutture sociosanitarie residenziali.
Non solo. L'infermiera è altresì indagata per aver esercitato abusivamente, in relazione alle modifiche ai piani terapeutici, la professione medica, accedendo abusivamente al sistema informatico utilizzando le credenziali del medico della Rsa, nonché per la deliberata mancata somministrazione di farmaci ai pazienti ai quali erano stati prescritti, farmaci che invece venivano da lei gettati nel contenitore dei rifiuti. Sono in corso approfondimenti investigativi in relazione ai decessi di altri pazienti avvenuti presso altre strutture sanitarie della provincia in cui l'infermiera aveva prestato servizio tra il 2020 ed il 2021.

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