Di giorno bivaccano, di notte spacciano. Gli africani dediti al traffico di stupefacenti continuano ad invadere la zona. Ieri sera altri tre denunciati dai Carabinieri
29 agosto 2017 alle 13:52
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Come documenta l'immagine scattata domenica sera, gli spacciatori nord africani che soprattutto di notte prendono possesso ed hanno il controllo delle zone meno illuminate all'inizio di viale Gramsci e nel tratto di 200 metri di strada che collega al parco XXII aprile, l'allarme spaccio e legato all'insicurezza in zona, continua. E la conferma viene dai blitz delle forze dell'ordine che ogni volta mettono a segno risultati importanti, anche se destinati ad avere effetti limitati nel tempo. Un nigeriano di 21 anni denunciato perché irregolare sul territorio Italiano, un tunisino di 20 fermato dopo avere occultato 26 grammi di hashis in una siepe del parco XXII aprile ed un camerunense di 37 anni, regolare, denunciato dopo essere stato colto circolare con un tasso alcolemico del 2.6, sono gli ultimi africani fermati dai Carabinieri nel blitz compiuto lunedì sera, quasi in concomitanza con la ripresa delle passeggiate serali dei residenti. Il triangolo urbano è quello tristemente noto compreso tra viale Gramsci, Parco XX aprile ed R-Nord. Ed è bastata un'altra operazione di controllo per fare emergere il degrado legato allo spaccio e lo stato di insicurezza nella zona. Qui, dopo le ore 21 i gruppi di spacciatori, già operativi di giorno, intensificano la loro attività.
Diversi, come confermato dalle altre operazioni dei giorni scorsi, vivono in zona. Di giorno dormono o bivaccano, la sera smerciano droga. In un'attività frenetica interrotta a tratti solo dalle incursioni delle forze dell'ordine o, negli ultimi due mesi, dalle passeggiare serali dai cittadini, diradate però con le ferie di agosto. Ed è così che ogni sera la storia si ripete. Dalla rotatoria che immette in viale Gramsci basta svoltare verso via due canali per vederli sbucare dal buio e tagliare la strada. Stranieri in bicicletta che segnalano la vendita di droga. Prima e dopo di loro, agli angoli delle vie di acceso, chi fa loro da vedetta. Nel buio non ancora dissipato da luci che i residenti chiedono da tempo di installare, delle aree dove i delinquenti trovano rifugio. In particolare nell'area della panchine all'inizio di viale Gramsci e nel lato del parco 22 aprile che si affaccia su via Due Canali.
Redazione Pressa
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