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'Negli ultimi giorni San Cesario è investito pesantemente da forti folate di puzza di pesce marcio e questo causa malessere e preoccupazione tra la cittadinanza, che non per caso lo scorso autunno aveva dimostrato il proprio disagio apportando più di 700 firme nella petizione da noi promossa.
Riproponendosi il problema, tra l’altro in una stagione ancora fresca e piovosa lo sconcerto è tanto, numerose sono state le chiamate e le pec ad ARPAE e comune di
San Cesario'. A segnalarlo nuovamente negli ultimi giorni Mirco Zanoli a nome del Comitato San Cesario soccorso al territorio. da tempo impegnato sul problema legato ai miami derivanti dalle aziende del territorio che producono mangime partendo da scarti animali.
'E' chiaro che spesso al disagio della puzza si associa anche un effetto nocivo sull'organismo, soprattutto in riferimento a particolari sostanze come l'acido solfidrico che la letteratura scientifica indica come estremamente velenoso.
Possibile che solo i cittadini abbiano la sensibilità e il coraggio di portare a galla questi tipi di problemi?' - chiede Zanoli
'Sovente le istituzioni (amministrazioni, Arpae, Ausl), tendono a minimizzare questi tipi di problemi e la domanda spontanea è perché? Di fatto ci troviamo sempre contro le istituzioni che tra l’altro usano i nostri soldi e ci fanno passare per degli esagitati. Sempre sono i cittadini che hanno l’onere di dimostrare la gravità del problema perché in caso contrario NON vengono avviate nessun tipo di azioni , salvo poi scoprire che poi avevamo ragione vedi per esempio la probabile infrazione dell’Italia in tema di riduzione dello smog.
Ricordiamo inoltre che dal tavolo tecnico da cui è scaturito il progetto di rilevazione mediante nasi elettronici (con una spesa considerevole a carico della collettività dei due comuni di
San Cesario e Spilamberto preservando l’azienda coinvolta), il comitato è stato tenuto fuori, ricordiamo inoltre che non si prevede la rilevazione di determinate sostanze chimiche come il suddetto acido solfidrico.
Sollecitiamo le autorità preposte ad agire rapidamente per la soluzione del problema, predisponendo i primi interventi già subito dopo i due mesi di rilevazione' - conclude Zanoli. Purtroppo se il buon giorno si vede dal mattino si prospetta una primavera ed un estate terrificanti, il ché è francamente inaccettabile'
Nella foto, Mirko Zanoli insieme ad una volontaria del Comitato nel corso di un banchetto per la racccolta firme contro le puzza. Sono 700 i cittadini che hanno firmato il documento posto all'attenzione del Comune e del Consiglio Comunale
Redazione Pressa
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