Prende uno sgabello per arrivare alla maniglia. La apre esce di casa, percorre il giardino e poi continua a camminare fino ad arrivare ad una pista ciclabile che percorre per circa un chilometro, nella solitudine della notte. Addosso ha solo il piagiama. Ha freddo. In quel momento una donna di passaggio lo nota e allerta i Carabinieri. Passaggio ad una storia che sarà a fine. All'arrivo dei Carabinieri Leo è disorientato. I Carabinieri lo tranquillizzano. Sale nell’auto di servizio. Ha fame e freddo. In caserma mangerà due merendine al cioccolato e parlerà di Pokemon e super poteri. In breve i Carabinieri individuano alla sua abitazione. Raggiunta notano il cancello del giardino ancora aperto, così come il portone d’ingresso. I militari entrano e svegliano gli inconsapevoli genitori. Tutto finisce con un abbraccio e qualche lacrima liberatoria. Scesa anche questa mattina quando Leo ha voluto incontrare nuovamente i Carabinieri che lo hanno 'salvato'. Lui ha chiamati i suoi “angioletti”. E per ringraziarli ha consegnato loro una sua foto incorniciata accompagnata da un biglietto che il padre ha scritto sotto dettatura: “Grazie per quello che avete fatto, siete speciali. Grazie. Da Leo”. Il tutto abbellito da un grande cuore tratteggiato a penna rossa.
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