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'Ambiente e popolazione selvatica - La peggior gestione è la non gestione'. E' questo il titolo del convegno che si terrà stasera alle 20 alla sala polivalente della parrocchia di Torre Maina. Saranno presenti il presidente della provincia Giandomenico Tomei e il comandante dei vigili provinciali Fabio Leonelli. E a fine sera - promettono gli organizzatori, l'Unione regionale cacciatori dell'Appennino, Urca - gnocco e tigelle per tutti. Tutto bene, una bella festa in onore del controllo e del rispetto della popolazione selvatica, se non fosse che il convegno viene organizzato nella parrocchia del famoso prete-cacciatore Pier Giuseppe Sacella (nella foto) finito più volte nel mirino di ambientalisti (e anche della giustizia) per la sua sfrenata passione per la caccia.
Ora, è vero che la gestione degli animali selvatici è una prerogativa della Provincia, ma forse l'attività e la passione dei cacciatori (indipendentemente da come la si giudichi a livello morale) dovrebbero essere disgiunte da un momento istituzionale. Ma del resto l'avversione del presidente della Provincia per le critiche animaliste e a difesa delle doppiette (in quel caso va detto doppiette assolutamente leggittime per il controllo della nutria) si era palesata anche qualche giorno fa con la decisione di Tomei di querelare alcuni gruppi ambientalisti particolarmente critici sui social.