'Braglia chieda interventi a Consorzio Centrale, ne ha tutti i diritti'

Pelliciari: 'Dal Consorzio Centrale interventi per 935.593 euro finanziati, contro i 2.751.593 euro incassati dai contribuenti montani'
'Al sindaco Braglia piace sempre scherzare o spendere parole che preferiremmo venissero scritte agli Enti competenti, solo cosi i cittadini riuscirebbero finalmente a capire a quali organi dovrebbero rivolgere le loro rimostranze per interventi che non sono mai stati pianificati e realizzati. La mia richiesta di interventi finanziati da parte del Consorzio di cui faccio parte era ovviamente rivolta a tutti i sindaci delle zone montane che per il territorio modenese per lo più fanno riferimento al Consorzio di Bonifica Burana ed alla Regione Emilia Romagna, mentre per il comune di Palagano, Frassinoro, Montefiorino, Polinago, Prignano ed in parte Serramazzoni, Pavullo e Lama Mocogno, fanno riferimento sempre alla Regione ed al Consorzio Emilia Centrale'. Così il consigliere del Burana Stefano Pelliciari torna sulla querelle col sindaco di Palagano Fabio Braglia sugli aiuti per il dissesto della montagna.
'Evidentemente non ha voluto leggere anche i dati forniti dal nostro comunicato del 13 marzo 2018 in cui evidenziavamo come solo il 45% dei contributi montani del Consorzio Burana vengono reinvestiti in opere sul territorio per arginare le emergenze continue di frane, smottamenti e presidio idrogeologico. Lui è al corrente di come siano ripartiti gli interventi montani nel Consorzio Centrale? Possiamo dargli una notizia in base ai dati del bilancio Consuntivo 2016 del Consorzio Centrale in cui si evidenziano interventi per 935.593 euro finanziati dal
Consorzio, contro i 2.751.593 euro incassati dai contribuenti montani. Visto che il sindaco Braglia è bravo a fare i conti dovrebbe prendere atto che il valore degli interventi si aggira intorno al 34% dei contributi; noi li consideriamo molto pochi ed auspichiamo che anch’Egli voglia insistere nelle richieste giustificandoli con i dati'.
'I sindaci, come da ammissione di Braglia, non riescono ad arginare la crescente emergenza che hanno sul territorio - chiude Pelliciari - e nel contempo ci ritroviamo ad avere Enti quali la Regione Emilia Romagna ed i Consorzi di bonifica che troppo poco hanno fatto in questi anni per tutelare un presidio idrogeologico che ora si sta rivelando una vera e propria urgenza'.
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