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Il caso San Prospero finisce in Regione. Vignali interroga la Giunta su lavori pubblici e post-sisma

Il caso San Prospero finisce in Regione. Vignali interroga la Giunta su lavori pubblici e post-sisma

Platis: 'Una vicenda che coinvolge anche lavori pubblici e interventi di ricostruzione cofinanziati dalla Regione e dalla struttura commissariale'


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'Le segnalazioni pervenute da consiglieri comunali e da un segretario comunale sollevano dubbi seri sulla correttezza e sulla trasparenza di alcuni procedimenti amministrativi del Comune di San Prospero'. È quanto denuncia Antonio Platis, vicecoordinatore regionale di Forza Italia, che annuncia un’interrogazione alla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, presentata dal capogruppo Pietro Vignali, per verificare eventuali anomalie sull’utilizzo dei fondi regionali e post-sisma destinati al Comune.
'Si tratta – commenta Pietro Vignali, presidente del gruppo assembleare di Forza Italia – di una vicenda che coinvolge anche lavori pubblici e interventi di ricostruzione cofinanziati dalla Regione e dalla struttura commissariale. È necessario accertare se la gestione delle risorse pubbliche sia avvenuta nel pieno rispetto delle regole'.
Tra gli aspetti più critici, spicca la relazione di parentela tra due dipendenti apicali dell’Ente, legati da vincolo matrimoniale, situazione che – secondo quanto emerge – non sarebbe mai stata formalmente rilevata dal punto di vista amministrativo.
'Sotto la lente dell’attento e puntuale lavoro di Bruno Fontana e del suo gruppo civico di opposizione – spiega Platis – finisce anche una determinazione dirigenziale recente, con la quale l’amministrazione comunale ha disposto l’annullamento in autotutela di ben nove atti.
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Si tratta di provvedimenti relativi agli incentivi per funzioni tecniche legati sia alla ricostruzione post-sisma 2012 sia ad opere pubbliche come refettori scolastici e la sede municipale. Importi troppo alti o non dovuti? - si chiede Platis - Sta di fatto che si è tentato di cancellare tutto, ma la legge parla chiaro: non si può annullare un atto a più di dodici mesi dalla sua adozione'.
A completare il quadro, a settembre, un’altra determina ha riguardato la rideterminazione dei compensi di un dipendente titolare di una posizione organizzativa presso due enti contemporaneamente, con duplicazioni e sovrapposizioni di retribuzioni che hanno richiesto un intervento di recupero economico. 'Il detto ‘tra moglie e marito non mettere il dito’ – conclude Platis – a San Prospero sembra assumere un significato amministrativo tutto particolare. Tutte le istituzioni sono tenute a fare chiarezza: i cittadini hanno diritto di sapere come vengono gestiti i fondi pubblici e se esistono conflitti d’interesse o violazioni delle norme di buon andamento e trasparenza'.
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