'Quello che si preannuncia per Mirandola è una pesante batosta fiscale: in un comunicato in sordina la sindaca Budri e l’assessore Carafoli cercano di camuffare la proposta di aumento di Imu, addizionale Irpef, mensa scolastica e retta degli asili nido parlando genericamente “di migliorare la qualità della vita e ampliare le opportunità per i cittadini”, non potendo cancellare l’amaro calice che dovranno bere i Mirandolesi. Fra le cause principali citate dagli amministratori ci sono i tagli del Governo Meloni: non nominano mai chiaramente il loro riferimento politico indicando genericamente la riduzione di “trasferimenti statali” e sperando che nessuno si ricordi che è la coalizione di centro destra (identica a quella che sostiene Budri) a guidare il governo centrale'.
Così in una nota il capogruppo Pd di Mirandola, Anna Greco.
'Tagli di cui come Partito Democratico avevamo già preannunciato l’arrivo in Luglio, proponendo un ordine del giorno che impegnasse tutti i parlamentari modenesi (di destra e sinistra) a contrastare i continui tagli governativi ai comuni. Budri & co ci avevano accusato di utilizzare argomenti pretestuosi. Dimenticano anche di sottolineare che l’unica voce in controtendenza è il settore sicurezza stradale, quello delle sanzioni, che ha portato nel 2024 ad introiti pari a 1.140.000 euro, più che raddoppiando l’importo previsto a inizi 2024 che era di 585mila euro.
Nel 2025 prevedono di incassare 800mila euro. Non sono evidenti nella bozza i soldi già stanziati in passato e non sono dettagliati nelle previsioni, ma in presenza di aumenti per i cittadini sarebbe utile capire se i soldi destinati a feste, luci e casette ristrutturate si possono un po' ridimensionare, tenuto conto che nella stessa relazione di bilancio alcune di queste voci sono citate fra i motivi di incremento di spesa.
Dopo la disastrosa scelta della Mirandola Exit, i cui tanto decantati effetti benefici non si sono mai visti, il Comune di Mirandola ha esaurito le possibilità di beneficiare delle economie di scala e quindi anche di risparmi, che la gestione dei servizi congiunta agli altri comuni offriva. Mirandola oltre ad avere perso la centralità strategica nell’area, resta ora isolata e costretta ad utilizzare in maniera importante la leva fiscale aumentando Imu, Irpef e il costo dei servizi fra i più rilevanti per le famiglie, quelli scolastici e dei nidi - chiude Anna Greco -.
Riteniamo che il quadro attuale e di prospettiva non sia per nulla tranquillo: un comune fermo nelle opere pubbliche, nella ricostruzione, che vede aumentati i contenziosi sui lavori con rischi di esborsi rilevanti per il comune, e che fatica a garantire che i principali servizi siano sostenibili nel tempo'.