'In seguito – prosegue Barcaiuolo – già il 9 luglio si è tenuto un incontro durante il quale l’azienda si è impegnata a sospendere la procedura di licenziamento e ad avviare un processo di reindustrializzazione. In quella circostanza, inoltre, si è sottolineato che il progetto di rilancio dello stabilimento dovrà mantenere alti standard qualitativi e garantire i livelli occupazionali, data l'importanza strategica del sito a livello europeo. Al successivo incontro del 17 settembre, l'azienda ha comunicato di aver ricevuto sei manifestazioni d'interesse per il sito di Mirandola e ha confermato la prosecuzione della produzione fino a gennaio 2025.
'Per comprendere quanto il Governo si stia adoperando per incentivare la competitività del settore biomedicale – aggiunge l’onorevole Daniela Dondi – basta citare qualche numero. Ad oggi, infatti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha gestito le seguenti misure: a valere sui contratti di sviluppo sono state presentate 65 domande per un totale di agevolazioni concesse pari a 488,3 milioni di euro, e un totale di investimenti attivati di 1.855,89 milioni di euro; a valere sugli Accordi di innovazione, risultano invece 22 progetti, il valore dei programmi finanziati è pari a circa 190 milioni di euro mentre le agevolazioni concesse sono pari a circa 89 milioni di euro'.
'Infine, anche se non in ordine di importanza – conclude Dondi – è fondamentale che i Paesi europei lavorino insieme per contrastare la concorrenza sleale e tutelare le nostre imprese e i dipendenti, garantendo un commercio libero ed equo.