Correva l’anno 1966: Emilio Pollastri e la moglie Ivanna aprono in piazza Liberazione a Nonantola un’attività, un negozio di vestiti che in realtà è una sartoria d’arte. La loro figlia Barbara all’epoca ha solo due anni ed è una bambina che corre nel negozio, lo vede, lo tocca, lo vive: non sa ancora che, adolescente, affiancherà i genitori e poi prenderà in mano quell’attività. “L’Uomo di Barbara” è per decenni il vero cuore del commercio nonantolano dell’abbigliamento: arrivati al 2025, dopo 45 anni di lavoro all’interno di quelle mura, prima in piazza Liberazione e oggi in via Roma a pochi metri di distanza, Barbara Pollastri chiuderà l’attività alla fine di marzo.

“Se mi fermo e socchiudo gli occhi – spiega Barbara che si commuove pensando alla vita della sua famiglia passata tra camicie e completi da uomo – mi rivedo adolescente, felice di affiancare mamma e papà che hanno saputo trasmettermi la passione per questo mestiere che in realtà è un’arte”. Negli ultimi anni il mondo del commercio e dei consumi è molto cambiato, ma Barbara – affiancata già dal 2006 dal marito Mauro nella gestione del negozio – ha saputo tenere le fila e soprattutto una clientela affezionata che sceglie lei per la sua professionalità, per il servizio che offre e per la cura che mette nella scelta delle collezioni e nella presentazione delle vetrine.
Il negozio, prima in piazza Liberazione nella sua sede storica, con Barbara si impronta al total look uomo con calzature: ma quello che caratterizza la gestione è la sua flessibilità e – per dirla con un termine oggi inflazionato – la sua resilienza. Perché Barbara affronta la prima grande crisi dei consumi del 2008/2009 e una serie di vicissitudini territoriali tra cui il terremoto del 2012 e l’alluvione del 2016: in mezzo, la ristrutturazione di piazza Liberazione impone un cambiamento rapido. “Nel 2015 – continua – quando piazza Liberazione è stata interamente ripiastrellata, è stato mio marito Mauro a insistere per traslocare l’attività, e cosi ci siamo spostati in via Roma 23 a poche centinaia di metri e da cui non ci siamo piu’ mossi. Non nego che gli ultimi anni, soprattutto quelli legati all’epidemia Covid – dice ancora Barbara ripercorrendo i passi della sua attività – hanno pesato parecchio sul nostro equilibrio, ma con un amico imprenditore abbiamo percorso altre strade (il riferimento è a Stefano Cerchiari dell’azienda Fanny e alla produzione delle mascherine antivirus in tessuto “Unica”, ndr).
Sono pero’ pur sempre 45 anni che lavoro e insieme a Mauro, compagno di vita e socio, abbiamo deciso di fermarci. Lascio il mio lavoro con le lacrime agli occhi, ma c’è poco da fare: sappiamo che si sta attraversando un cambiamento radicale nei consumi, con gli acquisti on line e la famosa moda “fast fashion” che ha svuotato di significato il senso autentico degli acquisti sotto casa”.
“L’Uomo di Barbara” chiuderà alla fine di marzo 2025, lasciando via Roma a Nonantola un po’ più vuota, nell’attesa sognante di qualcuno che voglia provare a mettersi in gioco: “Dobbiamo e vogliamo dire grazie ai nostri clienti che ci hanno sempre supportato e portato la forza e l’energia per arrivare fino a qui. Per questo saremo loro eternamente grati” chiudono Barbara e Mauro.