Primarie Carpi, la distanza da Bellelli misura delle chance di Taurasi
Potrebbe per esempio entrare a gamba tesa sulla questione Aimag, dicendo che con lui verrà fatta la pace fra i Comuni
Ci sono poi gli aspetti di rottura - quelli umani e quelli politici - sui quali Taurasi, a differenza di Righi, può fare la differenza. Nelle ultime uscite pubbliche Taurasi ha sottolineato a più riprese che lui rappresenta la discontinuità con la giunta uscente. Che ha criticato, dal punto di vista politico, per quei progetti gestiti male, come il Biscione e Moda Makers. E per la scarsa attenzione ai cambiamenti, con una città che è fortemente mutata specie negli ultimi 10 anni ma con una politica che sarebbe rimasta la stessa.
Ma che ha criticato altrettanto aspramente dal punto di vista umano – segno che la sua candidatura muove anche da questioni personali oltre che politiche. Non si spiegherebbe altrimenti l’intervista rilasciata a un altro quotidiano locale, nella quale Taurasi, nel virgolettato, dice che “gli assessori dovranno avere un lavoro a cui tornare”, perché “la politica non è un ufficio di collocamento”. E passando per la citazione storica arcinota di “Caligola che voleva nominare senatore il suo cavallo”, e per quella meno nota di “Lucio Quinzio Cincinnato che tornò a lavorare la terra dopo aver servito Roma (da dittatore, ndr)” come lui tornerebbe al suo lavoro in Regione e alle “sudate carte” degli studi storici, aggiunge che “il responsabile della comunicazione dovrà essere un professionista competente e non un semplice megafono”. Impossibile che le sue sortite non vengano percepite come stoccate alla giunta attuale, in primis al sindaco Alberto Bellelli e al suo portavoce Simone Tosi, se non anche all’avversario Righi.
Se da qui al 3 marzo Taurasi lanciasse anche qualche messaggio di sinistra, in forte rottura programmatica con il PD attuale, potrebbe davvero sovvertire il pronostico. Potrebbe per esempio entrare a gamba tesa sulla questione Aimag, dicendo che con lui verrà fatta la pace fra i comuni, verrà azzerato e ridisegnato il Cda imposto da Bellelli e sarà tolto il pallino dalle mani di Hera. Messaggio in parte lanciato in un suo post di un mese fa, ma che oggi andrebbe declinato con più coraggio. Il coraggio di chi può essere pericoloso perché non ha più nulla da perdere.
Magath
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