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A fine agosto, dopo diversi contatti telefonici con la titolare del negozio, aveva concordato l’acquisto di alcune parti meccaniche di una vettura monovolume di grossa cilindrata. Il 28 agosto l’uomo si era recato presso il punto vendita per ritirare la merce, del valore di circa 1000 euro, pagandola con un assegno e, asserendo di essere dipendente di una autocarrozzeria di Sorbara, aveva fornito i dati della stessa per l’emissione della fattura. Che avrebbe pagato con un assegno falso. Un tentativo di truffa, quello messo a segno da un 49enne, scoperto dalle indagini della Polizia.
Il fatto che il ritiro della merce fosse avvenuto di sera, in orario in cui gli istituti di credito sono chiusi, non aveva permesso alla venditrice di verificare la validità dell’assegno, il cui conto di riferimento, come successivamente accertato, era estinto da parecchio tempo. Da qui la richiesta di chiarimenti all'autocarrozzeria di Sorbara, che ha confermato alla titolare dell'autoricambi che nessuno aveva ordinato l'acquisto di quei pezzi.
Resasi conto di essere stata truffata la donna ha denunciato i fatti presso il Commissariato di P.S. di Carpi che ha avviato le indagini e nel giro di alcune settimane le ha concluse, risalendo all'identità del truffatore.
Redazione Pressa
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