Scuola dell’infanzia a Carpi: firmata la convenzione con gli istituti privati paritari
Dopo l’approvazione unanime del Consiglio. La sottoscrizione nell’ambito del sistema integrato pubblico-privato che permette di coprire totalmente la domanda
Per dare continuità, favorire e qualificare ulteriormente il sistema integrato, dopo l’approvazione unanime del Consiglio dell’Unione alla fine di maggio, nei giorni scorsi è stata rinnovata formalmente la Convenzione tra le Terre d’Argine e le scuole dell’infanzia private paritarie del territorio che regolerà i rapporti per i prossimi quattro anni scolastici (con scadenza il 31 agosto 2029). Come sottolinea la presidente dell’Unione Daniela Tebasti, “la nuova Convenzione, redatta dopo un ampio e partecipato confronto con i rappresentanti delle scuole, permette di continuare a dare risposte alle famiglie del nostro territorio, anche a fronte di bisogni che cambiano. Il grande valore di questa fruttuosa collaborazione tra pubblico e privato – ha aggiunto – è arricchire l’offerta pedagogica nel rispetto delle autonomie, della libertà di insegnamento e della libertà di scelta delle famiglie, restando nell’ambito di un coordinamento pedagogico che ne certifica la qualità”.
Proprio per rispondere concretamente alle esigenze delle famiglie e ai nuovi bisogni educativi delle bambine e dei bambini vengono confermati e aumentati progressivamente i contributi per ciascuna sezione autorizzata (che normalmente accoglie da un minimo di 15 a un massimo di 28 bambini). Il contributo ammonta a 18 mila euro all’anno a sezione per gli anni scolastici 2025-2026 e 2026-2027 e sale a 19 mila per i due anni successivi.
Si è deciso, inoltre, di continuare a sostenere le scuole d’infanzia paritarie delle frazioni, attraverso uno specifico contributo forfettario, anche nel caso in cui non raggiungessero il numero minimo di iscritti necessario per ottenere la parità. Particolare attenzione, infine, è stata posta all’inclusione dei bambini con disabilità e al sostegno dei centri estivi: l’Unione, infatti, si farà carico del costo dell’insegnante di sostegno per il progetto di inclusione dei bambini con disabilità nei centri estivi che le singole scuole dovessero decidere di attivare.
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