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SS12, lavori infiniti, e c'è chi per partorire ha chiamato l'ambulanza

SS12, lavori infiniti, e c'è chi per partorire ha chiamato l'ambulanza

Nuova settimana con lavori di asfaltatura. Da oggi interessato il tratto all'altezza della ceramica Serra. Incubo per automobilisti e lavoratori


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Un calvario certamente per i pendolari che non sanno se e quale cantiere incontreranno nella nuova settimana, obbligati a lunghe attese in coda sotto il sole, nel tragitto che divide Pavullo da Modena o Sassuolo. Scambiandosi magari informazioni su possibili percorsi alternativi. Un sole che rende insostenibile il lavoro anche per gli addetti delle aziende impiegate sulla strada. Nei prossimi giorni le temperature sono previste roventi. Nei giorni scorsi la CGIL aveva lanciato un appello, una sorta di moratoria, per sospendere i lavori in una fase così eccezionale di caldo, scegliendo anche l'alternativa serale e notturna, come tra l'altro succederà proprio da oggi, sulla Strada Nazionale per Carpi, dove i cantieri per il rifacimento del manto stradale si svolgeranno nei giorni feriali, garantendo il senso unico alternato, ma dalle ore 21 alle ore 7 della mattina.
Ipotesi che non sembra avere cittadinanza sulla SS12 dell'Abetone e del Brennero, meglio conosciuta, nel tratto tra Modena e Pavullo, come Nuova Estense. Qui, finiti i lavori per il rifacimento del tratto delle curve dei Carrai, diverse settimane fa, è iniziata una lunga serie di lavori di riasfaltatura. Partendo da S.Antonio di Pavullo e, a tratti, verso sud, nei tratti sempre più a valle.
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Nel comuni di Serramazzoni e di Maranello. Questa mattina il cantiere ha riaperto, come al solito senza comunicazioni preliminari, nel tratto all'altezza della ceramica Serra. Creando il solito caos, imprevedibile e a tratti insostenibile. Qui si incrociano mille ritardi ed imprevisti dovuti alle code. Tra questi anche possibili emergenze, come quelle legate ai parti, anche se naturali. Come successo ad una donna di Pavullo, alcuni giorni fa. La chiusura del punto nascita oggetto di dibattito politico anche rispetto l'ipotesi di riapertura, non consente più nemmeno di partorire in montagna alle donne con parto naturale. Ed è così che dovendo dare alla luce il proprio figlio a Sassuolo o a Modena, una donna che in vista dell'evento si era fatta accompagnare in auto verso l'ospedale, di fronte alla coda ed ai tempi di attesa indefiniti sotto il sole ha chiesto aiuto ai sanitari. Non potendo evitare o superare la coda con una 'normale' auto, e per non rischiare, ha optato, e fatto optare il personale sanitario, per un trasporto in ambulanza, capace di raggiungere l'ospedale senza intoppi.
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