Qui, il personale medico ha confermato l’arrivo di vittime a seguito dell’attentato avvenuto all’alba. L’agenzia palestinese, inoltre, ha sottolineato che l’attacco fa parte della più ampia offensiva militare israeliana a Gaza, iniziata il 7 ottobre 2023, e che finora ha provocato 59.029 morti e 142.135 feriti.
Ieri intanto, in occasione del primo avanzamento di terra dell’Idf a Deir al-Balah, il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha denunciato anche l’attacco alla residenza del personale dell’Oms: 'L’esercito israeliano è entrato nella struttura, costringendo donne e bambini a evacuare a piedi verso Al-Mawasi, nel mezzo di un conflitto in corso. Il personale maschile e i familiari sono stati ammanettati, spogliati, interrogati sul posto e sottoposti a controlli con armi da fuoco. Due membri del personale dell’OMS e due familiari sono stati arrestati.
A riferire dell’aggressione è anche un cooperante italiano, Gennaro Giudetti, per il quale ieri la deputata del Movimento 5 Stelle Stefania Ascari, ha depositato un’interrogazione rivolta al ministro degli Esteri Antonio Tajani, affinché intervenga, seguendo da vicino 'la drammatica situazione del connazionale e convocando l’ambasciatore di Israele'. Ai giornalisti fuori da palazzo Chigi, ieri Tajani ha fatto sapere: 'Abbiamo già contattato l’operatore italiano dell’Onu, è stato contattato dalla nostra Unità di crisi. Sto seguendo personalmente la situazione, è vero che stanno sparando vicino al luogo dove non si dovrebbe sparare, però stiamo seguendo con la massima attenzione la sua situazione'.
Il direttore dell’Oms Ghebreyesus intanto, ha spiegato che '32 membri dello staff dell’OMS e i loro familiari sono stati evacuati presso l’ufficio dell’OMS. L’OMS chiede l’immediato rilascio del personale detenuto e la protezione di tutto il suo personale'. E ancora: 'Con il magazzino principale non funzionante e la maggior parte delle forniture mediche a Gaza esaurite, l’OMS è gravemente limitata nel supportare adeguatamente ospedali, team medici di emergenza e partner sanitari, già gravemente a corto di medicinali, carburante e attrezzature.
Sempre nella giornata di ieri, i ministri degli Esteri di 25 Paesi, hanno firmato una dichiarazione congiunta che chiede la fine immediata della guerra a Gaza: 'La sofferenza dei civili a Gaza ha raggiunto livelli mai visti prima– si legge-. Il modello di distribuzione degli aiuti del Governo israeliano è pericoloso, alimenta l’instabilità e priva i cittadini di Gaza della dignità umana. Condanniamo l’erogazione ‘a goccia’ degli aiuti e l’uccisione disumana di civili, compresi bambini, che cercano di soddisfare i loro bisogni più elementari, come acqua e cibo'.
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