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Con la sentenza di assoluzione di Simone Morelli si chiude dopo 5 anni il Carpigate. E il sindaco Bellelli per la seconda volta su 2 infrange il mantra del PD per il quale 'le sentenze non vanno commentate': commentando malamente d’impulso.
Oltre a fare confusione fra ruolo pubblico e privato e fra critica politica e offesa da bar, Bellelli dà anche una lettura sbagliata della formula assolutoria utilizzata: “il fatto non costituisce reato” non significa che le prove siano insufficienti o contraddittorie: normalmente significa che il fatto, seppur commesso, seppur provato, seppur previsto dalla legge come reato, non lo costituisce perché ci sono delle condizioni scriminanti. Quali per esempio il diritto di cronaca e critica. Critica per un’operazione senz’altro lecita – quella di un sindaco che compra casa da un costruttore con progetti in itinere - ma sull’opportunità della quale politica e popolo hanno evidentemente il diritto di discutere.
Singolare è poi la lettura della vicenda che dà Roberto Righetti, ufficio stampa del Comune di Modena. Asserire che “il reato è la diffamazione non il suo tentativo” per chi di mestiere fa il giornalista è quantomeno risibile. Ma serve a sostenere il successivo giudizio etico e morale, che altrimenti non starebbe in piedi. È chiaro che in casa PD ci deve essere stata una condivisione della linea da tenere. E che ci siano timori di ben altro.
Perché sbaglia clamorosamente chi ritiene che Morelli voglia tornare sulla scena politica come candidato – giocoforza perdente – di una lista carpigiana di centro o peggio ancora di centrodestra: facendolo non farebbe che avvalorare tutto quanto gli sia stato attribuito, in negativo, dal punto di vista etico e politico. Lui, esattamente come cinque anni fa, vuole entrare nel palazzo dal portone principale: con i voti del PD, ma sfidando quel PD che gli aveva dato quasi tutto per poi sbatterlo fuori senza appello: candidandosi a Sindaco del centrosinistra, attraverso lo strumento delle primarie di coalizione. Supportato dai vecchi amici di Carpi Futura e dai vecchi seguaci del PD e soprattutto sponsor, che negli ultimi anni si sono visti ridurre il loro potere a favore di nuovi blocchi. Movimenti ancora sotterranei ma ugualmente molto rumorosi, che ha colto perfettamente Luigi Anceschi – storico esponente della sinistra massimalista - col suo richiamo al ritorno alla politica “per uscire dal pozzo” pubblicato sulla pagina 'Carpigrad' di Werther Cigarini.
Roberto Benatti
Redazione Pressa
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