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Ci sono 'verdi' e 'verdi'

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L'ambientalismo di Silingardi, che ha operato la scelta di schierarsi a sostegno dell'attuale sindaco Muzzarelli, mi pare abbia già svenduto aspettative


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In quest'ultime giornate, l'apparire fra i candidati sindaco di Paolo Silingardi non ha mancato di destare interesse e perplessità, che, fra l'altro, hanno trovato eco anche nella mia pagina Facebook, innescando una polemica a distanza fra lo stesso Paolo e Rossella Ruggeri, esponente di Modena Volta Pagina.

'Amico' di entrambi, esito un pò ad entrare in quella disputa. Tuttavia mi sento autorizzato a farlo a seguito della mia attuale scelta di non partecipare in alcun modo, se non da spettatore e commentatore (sempre critico e polemico), a questa per ora pessima campagna elettorale.

Ho già vissuto il fallimento dell'esperienza di cinque anni fa di Per me Modena e soprattutto quello recentissimo ad assai più doloroso di aver inutilmente tentato di facilitare un 'accordo' programmatico fra 5stelle, Modena Volta Pagina e 'quel' mondo ambientalista, animalista e di un ceto medio informato e riflessivo che avrebbe potuto convergere sul nome di Tesauro.

Formazioni e gruppi, tutti questi, molto delusi e stanchi della gestione amministrativa del Pd.

Si trattava, e non solo a mio parere, di un'ipotesi che sulla carta avrebbe avuto ottime chanches di ballottaggio e di un successivo accentramento di consensi. Ma non se n'é fatto nulla.

Pertanto, dopo quel mio secondo fallimento ho preso la decisione di sconfermare la veridicità del famoso 'non c'é due senza tre' ed un tre non me lo permetterò. Quindi, adesso assai più di prima, posso limitarmi al ruolo di disinteressato spettatore di quanto accade.

Sul caso, la prima cosa che mi rattrista è osservare che, appunto, esiste una diatriba nel campo ambientalista, un diverbio (seppure cortesemente portato avanti) che, chiaramente, non è solo di Rossella e Paolo.

Poi, trovo 'sbagliato', da qualsiasi parte provenga, l'esasperante ricorso a quella frase fatta del 'dov'eri tu .

.

quando io' col suo corollario 'se non c'eri, adesso taci' Quest'ultima frase non può significare nulla di più di una immatura rivendicazione che, peraltro, data la situazione ambientalmente disastrosa nella quale ci troviamo oggi, presta anche il fianco alla logicità della critica del 'a cosa é servito il tuo esserci, allora??'

Credo che, al contrario, sarebbe meglio se nell'universo ambientalista regnasse un clima che vedesse apprezzamento nel trovare altri sulla propria strada, quella che, per personale sensibilità nonché per condizioni anagrafiche si é già potuta imboccare.

Mi illudo (ma spero di no) d'immaginare che quest'ultimo atteggiamento e pensiero sarebbe stato quello dei Carlo Sabattini, dichiarato matto per farlo zittire, e di tanti altri ambientalisti, alcuni dei quali, a seguito del loro impegno e delle loro delusioni, hanno somatizzato delle malattie, nessuno me lo toglie dalla testa, che li hanno portati ad un prematuro decesso.

Si abbandoni, pertanto, quel modo di valutare.

il problema reale, piuttosto, per ciascuno di quegli elettori che guardano ai 'valori' ambientalisti, non é quello di vedere chi é più verde e/o chi ha cominciato prima a dipingersi di quel colore.. bensì rintracciare, fra i tanti che oggi 'dicono' di volersi impegnare per diffondere un'impostazione di futuro più attenta alle tematiche ambientaliste (che sono anche urbanistiche ed architettoniche etc.) e perseguirla anche pagando il prezzo della temporanea impopolarità, chi fra questi presenta le condizioni per poter mantenere le sue 'promesse' e riuscire a realizzarle.

A quest'ultimo proposito, però, e guardando ad entrambe le proposte, le prospettive che si profilano all'orizzonte sono piuttosto preoccupanti. Eppure, una è 'meglio' dell'altra.

L'ambientalismo di Silingardi, che ha operato la scelta di schierarsi a sostegno dell'attuale sindaco Muzzarelli, mi pare abbia già svenduto la gran parte delle sue aspettative verdi.

Suvvia, tutto si può dire dell'attuale maggioranza, tranne che abbia prestato la necessaria attenzione alle tematiche ambientali, osservate da ogni punto di vista. Il sindaco, a dispetto delle affermazioni spese nella precedente campagna elettorale, di 'avere la scrivania libera e vuota' .. al contrario, nei successivi cinque anni ha mantenuto pedissequamente i programmi sittiani, ponendo

loro alcuni limiti solo ed esclusivamente per ragioni giuridiche (ricorsi persi) o di mercato (calo della domanda abitativa).

Ora, non mi è noto se Silingardi, che nell'ultimo quinquennio, credo con giusta ragione, si é completamente dileguato dalla scena politica locale, abbia una buona conoscenza delle politiche che Muzzarelli ha fin qui adottato, né se di quest'ultimo conosca il carattere e l'impostazione dirigistica che predilige. Ma, immaginando di si, mi domando come possa essere possibile che pensi di poter incidere su quest'ultime, modificandole oltre un superficiale ed inutile maquillage (tipo 1000 permessi ZTL in meno sui 55.000 che ci sono). Come possa pensarlo, in relazione al 'peso elettorale' che otterrà, che, da navigato politico, sa bene che sarà assai limitato.

Già Filippi 'è caduta nel gioco' delle apparenze e mi sentirei di consigliargli, seppure sicuro che non lo farà, di pensarci sù ancora un pò.

L'ambientalismo di Modena Volta Pagina, per molti versi è 'diverso' da quello cui siamo stati abituati da molti (discutibili) esempi. Per intenderci, non ha nulla a che fare con quello dei Chicco Testa, degli Ermete Realacci, dei Pecoraro Scanio e via dicendo, che dell'ipotetica difesa dell'ambiente hanno fatto il distintivo per la loro personale affermazione politica e/o professionale. Inutile negarlo, quel tipo di vetero-ambientalismo era rappresentato da una limita élite culturale, anche un pó snobistica, certamente profetica, ma molto controverso. Tant'é che, oltre a non essersi diffusa, si é dispersa in mille, anche antitetiche e contraddittorie direzioni.

Invece, certamente molto spinto da un innegabile e molto preoccupante peggioramento della situazione, l'ambientalismo di Modena Volta Pagina e dei Comitati, oggi, è frutto della negatività delle esperienze di vita che, come tutti noi, hanno vissute e non più solo percepite in prospettiva.

L'aumento delle malattie, i cambiamenti climatici, la stessa difficoltà di trovare soluzione ai problemi dell'inquinamento, hanno creato, conseguentemente, un ambientalismo più affidabile, più concreto, che ha messo le sue radici in una consapevolezza di rischi vitali per tutti noi che é maturata negli ultimi anni come esigenza per permetterci di continuare a vivere e non più per 'occuparsi di politica', se non di peggio.

É un ambientalismo più credibile e più affidabile.

Come quello di Silingardi, tuttavia, a causa di un prevedibile analogo limitato consenso elettorale che otterrà (salvo miracoli oggi imprevedibili), tale da non portarlo comunque alla guida della Citta, anche quest'altro ambientalismo non potrà, di fatto e concretamente, incidere come sarebbe necessario sulle scelte che, Muzzarelli vincente, continueranno ad ignorare l'opportunità di cambiare direzione.

Ma almeno potrà garantire che possa rimanere, nel contesto del dibattito che si svolge all'interno del Consiglio comunale, una Voce autenticamente 'verde', pche non si piegherà a pressioni né cederà a convenienti condizionamenti. E non é certo una garanzia da poco.

Giovanni Finali


Giovanni Finali
Giovanni Finali

Educatore e Formatore, poi Coordinatore degli Educatori professionali del Comune di Modena, ha terminato la carriera presso la stessa Amministrazione in qualità di Istruttore Direttivo c..   Continua >>


 


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