Italpizza
La Pressa redazione@lapressa.it Notizie su Modena e Provincia
Logo LaPressa.it
Facebook Twitter Youtube Linkedin Instagram Telegram
Italpizza
articoliParola d'Autore

Comitati Ambiente, ecco perché c'è del 'nuovo'

La Pressa
Logo LaPressa.it

Non sono ancora stanco di aprire le porte alla speranza e, quando intravedo fra le nebbie dell'esistente, un barlume di possibilità di cambiamento di una situazione che decisamente non mi piace, vedo sempre se può esistere la possibilità di mettermi di mezzo, nei miei limiti, per contribuirvi


Comitati Ambiente, ecco perché c'è del 'nuovo'
Paypal
Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.

Da qualche giorno, dopo che ho scritto delle mie rinate aspettative su quei Comitati per la Salvaguardia dell'Ambiente che hanno deciso di costituirsi in un Coordinamento, intitolato a Carlo Sabatini, non sono pochi i conoscenti e gli amici che, o incontrandomi per strada, oppure scrivendomi e telefonandomi, mi chiedono, curiosi, le ragioni di questo mio rinnovato ottimismo. E, per lo meno in alcuni di  quelli incontrati di persona, non posso ho potuto evitare di osservare  una certa commiserazione nei loro occhi, benevola, s'intende, per quello che per loro appare come una mia ulteriore manifestazione di 'ottimismo contro la ragione', che é una componente del mio carattere che é vero che mi ha spesso accompagnato.

Commiserazione e forse anche un pò di compatimento nel vedere che una persona come me, ormai più prossima ai 70 che ai 60 anni, non sia ancora stata capace di capire poi, in fondo, 'come vanno le cose', o, ancor peggio per il loro modo di vedere, incapace di volersi adattare a che vadano a finire come sempre  succede.

Forse hanno anche ragione: perché, nonostante tutte le medaglie dei miei fallimenti ideali (si badi bene, ideali... perché dal punto di vista familiare e professionale mi sento di diritto di poter salire sul podio), medaglie che porto tuttora, con onore, appuntate sul petto, non sono ancora stanco di aprire le porte alla speranza e, quando intravedo fra le nebbie dell'esistente, un barlume di possibilità di cambiamento di una situazione che decisamente non mi piace, vedo sempre se può esistere la possibilità di mettermi di mezzo, nei miei limiti, per contribuirvi.

Non che questi miei facili entusiasmi si animino, per così dire, privi di ragioni, di riflessioni e di considerazioni che sono ben razionali e ragionevoli. Tutt'altro, ed anzi mi sforzo di trovare, se ci sono, le motivazioni anche più profonde per un impegno personale che la salute e l'età rendono sempre più gravoso, da centellinare e dedicare solo alle 'giuste cause'.

L'approfondire le strategie d'azione di questi nuovi Comitati e vedere se mi potrà essere possibile (ed accettato) cercare di aiutarli  ... parrebbe proprio che, per me, si possa considerare fra quest'ultime.

Di seguito proverò ad evidenziarne alcune ragioni, almeno quelle che mi sembrano più evidenti.

 Una. A differenza di quanto é avvenuto in passato, quando i Comitati, nel periodo in cui nascevano come funghi, si caratterizzavano per proporsi un interesse unico e strettamente legato ad un più o meno piccolo territorio, i Comitati odierni, invece, si fanno carico di una problematica più generale, che riguarda tutta la Città e non solo. Volendo esemplificare, Comitati tipo quello del Tempio e/o delle zone F, rappresentavano una problematicità esclusivamente locale e si proponevano di trovare soluzioni a quella e basta. Erano composti quasi esclusivamente di Cittadini residenti nella zona di loro interesse e proponevano soluzioni ed interventi mirati a quella specifica soluzione. In questo modo, pur senza volerlo, si mettevano nelle condizioni di limitare la partecipazione alle persone strettamente interessate a 'quel' problema.

I Comitati odierni, al contrario, così come sono composti da Cittadini che vivono nell'intera Città (ed anche oltre) si stanno facendo carico di problematiche assai più generali, di interesse assai più collettivo, come é la situazione ambientale locale, e quindi coinvolgono, potenzialmente, un numero ben maggiore di persone.

 Seconda. Condizione non prevista in passato, questi nuovi Comitati, ancor prima di muoversi con la determinazione del caso, hanno valutato e poi deciso di costituirsi in un Coordinamento. Ed io magari avrò anche la presunzione di voler vedere più in là delle loro stesse intenzioni (?), ma sono convinto che questa decisione potrà andar ben oltre la vecchia idea che 'l'unione fa la forza' e che costituirà l'occasione e la condizione per arricchire il potenziale ideale di ogni componente e di non perdere di vista gli obiettivi generali del loro impegno, che non saranno ristretti alla singola soluzione del caso.

A mio parere occorre riflettere bene su questa scelta, che, come ho scritto, non é stata attuata in passato sulla base di eccessivi personalismi e di una visione troppo utilitaristica che ha portato a delusioni e sfasci.

 Terza. Un'altra netta differenza, che valuto estremamente positiva, è che in questi contesti non sono presenti quei 'politici di professione' che, invece, nel passato, non solo erano presenti, bensì si erano messi nel ruolo di promotori e animatori di movimenti di protesta.  Ora, anche senza voler fare ad alcuno, singolarmente, il processo alle intenzioni, non é sostenibile credere che costoro non fossero motivati, oltre che dalla giusta causa, da una personale ricerca di visibilità (e credibilità) da poter spendere all'interno delle loro rispettive forze politiche, per trarne più o meno visibili vantaggi. Prova ne é che, esauriti questi tentativi, la stragrande maggioranza di loro é 'sparita' di scena, non dopo essersi accorti, però, che i Cittadini, col loro voto, non li avevano premiati, evidentemente avendone comprese le reali intenzioni. Non dice nulla, a questo proposito l'esperienza di ModenAttiva?

Sia ben chiaro, però, che affermando quanto ho appena scritto, non intendo assolutamente sostenere che la Politica non debba essere parte integrante delle idee e dei progetti dei Comitati. Tutt'altro. Dei Comitati che non si facessero carico di 'inserirsi' in una condizione di dialogo e confronto con la Politica (magari ricercandone le componenti più 'pure') si precluderebbe dall'oggettiva possibilità di incidere sulla scelte. Qui si apre un lungo discorso, anche sul lobbing, da affrontare, certo, ma che per adesso e qui, per quanto mi riguarda, rimando ad altra occasione.

Per il momento mi limito ad osservare la novità positiva che di tutti quei 'lorsignori' che si erano messi in testa di cavalcare le tigri altrui, magari anche preferibilmente già un pò domate, non appare traccia fra coloro che si sono 'esposti' come animatori degli odierni Comitati. Così com'é positivo il fatto che non sembra proprio che alcuno di quest'ultimi abbia immediate intenzioni di entrare a far parte del mondo della politica professionistica, essendo, sembra, tutte persone professionalmente soddisfatte, scarsamente interessate a cambiare la loro condizione,

E tutto questo non é poco.

 Quarta e Quinta. Più di contesto generale che altro, le osservazioni sulle quali ho riflettuto attengono ad alcuni dati di realtà, che sono del tutto indipendenti dalla presenza o meno dei Comitati sulla scena. Non spendo troppe parole su quella che é una situazione che é presente a tutti, anche se valutata e gradita in maniera diversa da molti. La credibilità della classe politica, sia locale che nazionale, ha numeri da prefisso telefonico. Lo testimoniano molte circostanze, che credo non possano essere contestate. Sono pochi i Cittadini che votano perché sono pochi quelli che credono che la Politica, più che mera gestione di poteri, sia il 'luogo' che individua la soluzione dei problemi, con le necessarie mediazioni. Taluno, e tanto per non far nomi, la classe dirigente del PD, non pare disdegnare affatto questa condizione, al di là del fatto, di ritenere doveroso per etichetta, di sbraitare e dirsi preoccupata dell'astensionismo all'indomani di ogni competizione elettorale. Ma, fino a quando alla validazione del risultato elettorale non sarà necessario un quorum (e credo proprio che ciò non capiterà mai) com'é previsto nel caso dei referendum, si guarderà bene dal preoccuparsi di ampliare il numero dei votanti, limitandosi a contare sulla coltivata fedeltà dei suoi, finché durerà.

Oltre allo scredito delle classi politiche, poi, si é aggiunta una 'legislazione', anche in questo caso sia locale che nazionale, che ha, di fatto, amputato, o addirittura eliminato, molte possibilità e forme di partecipazione dei Cittadini alla cosiddetta 'vita politica'. Abolite le Circoscrizioni comunali, abolite le rappresentanze elettive delle Reti Associative, abolite le Commissioni tematiche consultive ... non é restato più nulla. In sede locale, qualcuno (ex-SEL), volendo cercare di mantenere un profilo 'di sinistra', ha creduto di compiere il miracolo con lo sforzo di migliorare l'accesso ad alcuni strumenti di democrazia partecipativa, come i referendum tematici locali, le petizioni & C, facendo introdurre nel Regolamento Comunale alcuni correttivi per diminuire il numero di firme dei Cittadini elettori proponenti-richiedenti .. beh... lo hanno fatto, però, senza accorgersi, o preferendo non accorgersi, dell'oggettiva limitatezza di questa soluzione, perché, e sfido chiunque a dimostrarmi il contrario, sarà difficilissimo per chiunque riuscire ad ottenere il quorum di firme necessarie per attivarne uno, soprattutto volendolo fare in modo autonomo dalle principali forze politiche.

Per cui, in sintesi: partecipazione nulla (oltre a quella del voto).

 Sesta. É del tutto evidente che, nonostante tutti questi limiti oggettivi, qualora e laddove le persone si trovano di fronte a problematicità per loro stesse insormontabili, non ritenendo affidabili le classi politiche, al governo o no che siano, avendo preclusi gli spazi ed i luoghi 'istituzionali'  per poter 'dire la loro'.. non hanno altro modo che 'costruirseli da soli'.

E questo é lo scenario che  abbiamo di fronte.

Nello specifico, uno degli altri elementi di credibilità di questi nuovi Comitati, non presente o non sufficientemente presente in passato, consiste nel fatto che gli argomenti di cui si occupano hanno un impatto diretto con la salute e la vita di tutti noi, anche di coloro che li vedono come il fumo negli occhi (la metafora non é casuale). Qui non si ha a che fare con un confronto ideale (o ideologico) né tanto meno ad uno scontro fra differenti visioni dell'esistente. Quest'ultime, semmai, saranno da venire in conseguenza della consapevolezza che é necessario trovare delle soluzioni. Potranno confrontarsi diverse visioni strategiche per il futuro, questo dì. Ma nessuno può negare che l'esistente, per quanto alla nostra preoccupante situazione ambientale, é realtà. E che non é più accettabile che la si neghi, la si minimizzi esclusivamente per perseguire una strategia già vecchia e superata al suo nascere. In buona sostanza, non si tratta di discutere se é giusto o sbagliato spostare una biblioteca, se é adeguato il cartellone di una stagione teatrale, se un parcheggio sotterraneo é stato un buon investimento o no. Questioni tutte egualmente importanti e credo anche collegate fra loro. Ma qui in ballo è altro.

Oggi é necessario trovare la forza ed il coraggio di dirlo chiaro e tondo, l'esistente porta a morire, anche chi non ne é convinto.

Settima. Il notevole sviluppo che ha avuto l'impiego del web (per informarsi) e dei social (per dibattere ed aggregare) negli ultimi tempi é una realtà che é sotto gli occhi di tutti. Ho già scritto, forse anche già troppo, la mia opinione sui diversi tentativi di screditarli, ed ho più volte contestato ai vari critici, sovente troppo interessati o incolti, il fatto che, se le loro critiche avrebbero potuto essere condivise per quanto riguarda il loro possibile utilizzo negativo, offensivo o peggio, era però del tutto errata la loro caccia alle streghe per strumenti che, se ben utilizzati, allargano, con le loro enormi potenzialità, gli spazi di informazione e di dibattito. Condannare, per giunta senza appello, i social perché c'è chi li utilizza male ed usa il turpiloquio sarebbe come condannare la lingua italiana che quel turpiloquio pur comprende.

In ogni caso, venendo a noi, questi nuovi Comitati i social li usano e lo sanno fare molto bene. Chi li amministra utilizza un linguaggio 'immediato' e di facile comprensione. Approfondito e sintetico nello stesso tempo. (Quando penso al mio linguaggio scritto, gotico-barocco, quanto invidio chi ne é capace!) Con un impiego sapiente, riescono a creare interessanti interfaccia, che ampliano moltissimo la loro platea, che è contemporaneamente di spettatori, di osservatori, di attori, di informatori etc,

La stessa cosa, quanto a innovazione, la si è vista al loro incontro fondativo, quando, oltre a noi classici ed inguaribili presenzialisti, tutti ben oltre i 50 anni, oltre ai politici increduli e sbalorditi nel trovare una grande sala piena zeppa di persone, che osservavano col rimpianto negli occhi, finalmente, e lo ripeto, finalmente ho visto una platea di giovani famiglie, coi bimbi da zittire e non far correre (per conto mio li avrei lasciati correre). Una platea che mi ero scordato di vedere dai tempi delle gestioni sociali dei servizi comunali, da quelli della Sala della Cultura, da quelli dei cineforum, che, per quanto lo neghiamo, hanno fatto crescere in molti di noi una buona coscienza civica.

Di ragioni del mio interesse, e forse più che interesse, ne ho evidenziate sette. Per ora, ma conto d'aver modo di approfondire.

Giovanni Finali


Giovanni Finali
Giovanni Finali

Educatore e Formatore, poi Coordinatore degli Educatori professionali del Comune di Modena, ha terminato la carriera presso la stessa Amministrazione in qualità di Istruttore Direttivo c..   Continua >>


 


Contattaci
Parola d'Autore - Articoli Recenti
Il loop della scarsità: anche i ..
Ogni anno, per la precisione il 13 ottobre, in Finlandia si festeggia il day for failure, un..
24 Aprile 2024 - 12:54
Polizia di Stato: in arrivo altre 12 ..
Roberto Butelli, segretario provinciale Siulp, soddisfatto dei nuovi rinforzi agli organici ..
21 Aprile 2024 - 01:41
Mostra Carpi, Giovanardi: ‘Non è ..
‘Non è poi così chiaro chi tra i due litiganti nella Chiesa di Carpi sia dalla parte ..
07 Aprile 2024 - 15:17
'Confindustria, Orsini punto di forza..
Vogliamo svegliarci e far riprendere alla politica, con la maiuscola, la guida per tracciare..
03 Aprile 2024 - 17:41
Parola d'Autore - Articoli più letti
Obbligo vaccinale per insegnanti, ..
'A questo punto consiglio a tutti i bravi cittadini di offrire senza esitazione il braccio ..
25 Novembre 2021 - 19:40
Follia Green pass, i bambini prime ..
A questo punto davanti a questi adulti privi di cuore e di anima, non ci resta che sperare ..
08 Febbraio 2022 - 12:52
'Il vaccino non rende immuni: questo ..
Giovanardi: 'Stupisce e sconforta che gli Ordini Professionali si accaniscano contro ..
29 Dicembre 2021 - 21:23
'Festa Unità: è il vuoto totale, a ..
Il Psi: 'Da Muzzarelli lettera piena di dignità e di passione ma anche di un inascoltato ..
31 Agosto 2018 - 11:38