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Modena, c'erano una volta gli ambientalisti veri...

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Del lavoro fatto dai diversi movimenti e partiti verdi è rimasto poco e chi si occupa d'ambiente ora non ha più riferimenti politici


Modena, c'erano una volta gli ambientalisti veri...
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Nel 2011, a Dobbiaco, davanti ad un piatto di canederli, ho chiesto a Daniel Cohn Bendit perché secondo lui, i verdi in Europa andassero forte ed in Italia fossero scomparsi; mi disse che secondo lui non era una questione di idee, ma di persone. Alfonso Pecoraro Scanio, ex presidente nazionale della federazione dei verdi, attualmente è Presidente della Fondazione UniVerde e docente presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca e l'Università Tor Vergata di Roma; dall'età di 49 anni incassa dalla Camera un assegno di 8.836 euro.

IL COMMOVENTE RICORDO DI CARLO SABBATINI

Qualcuno si ricorda ancora di Carlo Sabattini? Forse pochi; proprio per questo, quando durante l’incontro dei comitati che si è tenuto alla Madonnina qualche tempo fa, il suo ricordo, da parte degli organizzatori, mi ha molto colpito.

 Ecco come lo presenta Nunzia Manicardi nel suo interessante libro edito dal Fiorino ed a lui dedicato: “Carlo Sabattini l’ambientalista che fu dichiarato pazzo e rinchiuso in manicomio perché denunciava abusi e soprusi e ne allegava le prove. Un romanzo d’amore e di denuncia basato sulla storia vera e documentata di un uomo mite e caparbio, difensore solitario dell’ambiente, implacabile e inascoltato denunciatore di abusi ed ingiustizie e per questo dichiarato pazzo nel 1985 e rinchiuso in manicomio, eletto consigliere comunale pur essendo ancora internato, picchiato a sangue per aver continuato a denunciare, già debilitato per questioni private quali la morte di un figlio, nuora e nipotini in un incidente, morì prematuramente nel 1989 in consiglio comunale dopo un lungo, doloroso e irrisolto calvario giudiziario.”

MODENA: FACCIAMO UN PO’ DI STORIA

I Verdi hanno incominciato ad affacciarsi, a Modena, all’inizio degli anni ’80.

 Si presentarono alle elezioni, per la prima volta, nel 1985, ottenendo 4.222 voti, pari al 3.16% e un seggio (Carlo Sabbatini e poi Maurizio Mazzacani, recentemente deceduto). Nel 1990, ottennero ben 7.752 voti, pari al 5.85% e ben tre consiglieri: Lorenzo Ronzoni, Luca De Pietri, Maurizia Agazzani. Nel 1995, 4.265 voti, il 3.51% con un consigliere: Luca De Pietri e poi Paola Aime e un assessore: Paolo Silingardi. Nel 1999, divisi in due liste per dissensi sul tema dell’alta velocità, ottennero rispettivamente 1.603 voti, pari al 1.53% e 2.619 voti, il 2.36%; nessun consigliere venne eletto, ma ottennero un assessore con Mauro Tesauro.

Nel 2004, 3.483 voti, il 3.33% e un consigliere: Mauro Tesauro. Nel 2009, crollarono a solo 787 voti, pari allo 0,77%. Dal 1995 in poi, son stati sempre in maggioranza.

I VERDI PURI E QUELLI “POLITICI”

Qualcuno ha dei ricordi dei verdi “puri”: Lorenzo Ronzoni, dopo anni di battaglie, se ne andò a vivere più tranquillamente in Toscana dedicandosi alla musica; Gaetano Galli ha, invece combattuto, fino alla sua scomparsa avvenuta pochi anni fa, numerose battaglie per lo più in solitudine; l’ultima, quella contro i chioschi del parco delle Rimembranze. Più presente, è invece il ricordo dei due assessori verdi; Mauro Tesauro, assessore dal 1999 al 2004, poi consigliere, “premiato” con un posto in Fondazione, fa l’insegnante ed è appena stato nominato (con incarico gratuito) presidente della fondazione S. Filippo Neri; più complessa è, invece, la vicenda di Paolo Silingardi (nella foto), assessore dal 1995 al 1999, nella giunta Barbolini ai tempi (difficili) dell’alta velocità. Poi, fino al 2004, vice-presidente di ATCM. Dopo essersi immerso nella tua attività professionale, è ritornato alla ribalta come leader di Modena Attiva, una associazione che si è battuta contro i progetti “cementificatori” dell’assessore Sitta, contribuendo, in modo determinante alle sue dimissioni. Di lui si ricorda l’avvio del “piano Husler” che ha riorganizzato il traffico cittadino. Attualmente è iscritto al Pd. Dopo aver partecipato alle primarie del Pd con un magro risultato tra i due colossi, Francesca Maletti e Giancarlo Muzzarelli, ha poi sostenuto quest’ultimo alle recenti elezioni comunali. Ora si occupa pienamente del suo lavoro.

E come non ricordare Luca de Pietri, per anni voce ed animatore dell’ala “sinistra” dei verdi modenesi; dopo una lunga parentesi lavorativa nella cooperazione, ed un breve passaggio nel Pd (con Paolo Silingardi), è ritornato al suo impegno politico nella sinistra.

MA C’E’ DELL’ALTRO

Ovviamente, il movimento ambientalista modenese è molto più ampio e variegato del più limitato aspetto della rappresentanza politica, sia per le persone che lo esprimono, sia per le associazioni. Tra i primi, ricordiamo Mauro Solmi del comitato dell’acqua pubblica (e non solo). E poi, Emilio Salemme presidente della Consulta dell’ambiente, Sandra Poppi, Mauro Malverti dell’associazione Ambiente e Salute che, con Pietro Bertolasi, hanno combattuto contro il raddoppio dell’inceneritore e per un controllo delle emissioni e Vittorio Ballestrazzi ex consigliere comunale.

Tra le seconde, ricordiamo, in particolare Legambiente e poi la Lega ecologica e il WWF. A tutti loro deve andare la nostra riconoscenza, per l’impegno, per la tenacia e la competenza con cui, spesso nel disinteresse generale, conducono le loro battaglie per una città più sostenibile. Per ultimi, lasciamo i Comitati che, ora, si stanno coordinando; ma di questi ce ne siamo occupati in un’altra occasione.

COSA RESTA

Resta il fatto che del lavoro fatto dai diversi movimenti e partiti verdi è rimasto ben poco e che chi si occupa d’ambiente ora non ha più riferimenti politici; un bel problema. Come si dice “ eravamo sessantottini e ora siamo sessantottenni”. Sembra di parlare della preistoria. Ma i giovani dove sono?

Franco Fondriest


Franco Fondriest
Franco Fondriest

Sono di origine trentine, ma ho trascorso la maggior parte della mia vita a Modena. Mi sono laureato in pedagogia ed ho svolto la mia attività lavorativa prevalentemente nella mia ..   Continua >>


 


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