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Ormai la misura è colma e i ‘bollettini’ di guerra dei quotidiani cittadini ne sono la drammatica conferma: criminalità ormai dilagante in centro storico e nei quartieri, invivibilità per bambini, mamme e anziani dei parchi cittadini, il Novi Sad, il XX Aprile, l’Amendola, i Giardini Ducali, i viali del Parco, che sono diventati ‘parchi della paura’, col rischio di incolumità perché divenuti abituali luoghi di ritrovo per baby gang, sbandati, senza tetto, spacciatori, tossico dipendenti, prostitute, migranti irregolari, in un degrado ambientale e sociale che a Modena non eravamo abituati a vedere e a vivere.
Al punto tale che Comitati di cittadini arrabbiati sorti spontaneamente, stanchi e delusi dalle tante promesse non mantenute dal Comune di interventi concreti, hanno indetto cortei contro la criminalità, lo spaccio, le aggressioni, i furti che, come ha rivelato una classifica del Sole 24 Ore, pone Modena tra le città più pericolose. 'Nulla è stato fatto in questi anni – si legge nelle tante lettere di protesta e di denuncia inviate quotidianamente ai giornali - nulla è cambiato, nulla è stato risolto e così dobbiamo convivere col degrado ambientale e sociale accentuato dalle drammatiche inaccettabili condizioni di emarginazione sociale nei condominii come il Costellazioni, l’R Nord della Sacca, il Lambda della via Emilia'.I cittadini protestano perché sono rimaste lettera morta i tanti annunci e proclami dell’ex sindaco Muzzarelli che aveva promesso una città ‘pulita, ordinata, tranquilla, inclusiva e accogliente’, degna del Duomo e di piazza Grande, patrimonio dell’Unesco, ma anche sede di una Università, di una Accademia militare, di un importante Museo storico e nella quale ci vantiamo di vivere tra eccellenze motoristiche, culinarie, manifatturiere, storiche.
Invece hanno preso il sopravvento criminalità, droga, riciclaggio di tipo mafioso (come ha rilevato la Guardia di Finanza), smog e aria irrespirabile (secondo l’Arpae), problematica raccolta dei rifiuti, deficitario trasporto pubblico (parola dei sindacati), esasperato consumo del suolo a scapito del verde (siamo tra i primi anche in questa classifica secondo Legambiente), traffico automobilistico che in certe ore paralizza la circolazione, piste ciclabili da rifare e ridisegnare perché pericolose. Di qui la reazione dei modenesi, stanchi, avviliti, sconsolati, per dovere vivere in una città dalle mille emergenze mai conosciute prima.
E il nuovo sindaco Mezzetti ha ereditato questa triste realtà che, al momento, non è riuscito a porvi rimedio visto che di risultati, come affermano i cittadini arrabbiati, non se ne sono ancora visti.
Inaccettabile davvero.
Cesare Pradella
Cesare Pradella
Giornalista pubblicista, è stato per dieci anni corrispondente da Modena del Giornale diretto da Indro Montanelli, per vent'anni corrispondente da Carpi del Resto del Carlino, per cinque.. Continua >>