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A Ferrara il voto contro i neofascisti diventa bipartisan

A Ferrara il voto contro i neofascisti diventa bipartisan

Da Pd a Lega e Fdi la censura per Forza Nuova. L'ira di Fiore


2 minuti di lettura

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Un inconsueto voto bipartisan contro i partiti dichiaratamente neofascisti agita Ferrara, città guidata dal sindaco leghista Alan Fabbri. Al Consiglio comunale, centrodestra e centrosinistra hanno approvato una mozione presentata dalle opposizioni che stigmatizzava la recente apertura di una sede di Forza Nuova in citta, la prima in tutta l'Emilia Romagna, e censurando di conseguenza l'apertura di sedi e attività organizzate da forze politiche neofasciste sul territorio comunale. Maggioranza, di centrodestra, e opposizione, di centrosinistra, si sono trovate quindi d'accordo con una votazione che potrebbe avere un effetto anche a livello nazionale, si ragiona in ambienti parlamentari. A illustrare il testo, firmato da Partito Democratico, Civica Anselmo, La Comune e Movimento 5 stelle, è stato il capogruppo Dem Massimo Buriani.
L'esponente del Pd, dopo aver ricordato che 'il 5 ottobre è stata inaugurata la sede politica' di un movimento di 'estrema destra', ha evidenziato che il 'Consiglio comunale impegna se stesso a censurare la presenza a Ferrara di forze politiche e movimenti contrari ai principi democratici e antifascisti della nostra Costituzione'.Fiore, leader di Fn, ha criticato il documento di censura, chiedendo un incontro pubblico con lo stesso sindaco.
Il documento approvato oltre a invitare la Giunta a 'censurare la presenza a Ferrara di forze politiche e movimenti contrari ai principi democratici e antifascisti della nostra Costituzione, punta il dito contro la propaganda manipolatoria verso i cittadini, soprattutto se minori, e l'organizzazione di 'ronde' in ogni parte del nostro territorio comunale'. E proprio le ronde contro gli immigrati organizzate dal Movimento Nazionale, soggetto nato da una scissione di Fn, erano state nelle scorse settimane oggetto di polemica politica. Nella precedente seduta la prima versione della mozione non era stata votata, con l'astensione da parte di tutti i consiglieri. Ripresentata, è stata poi approvata all'unanimità. Il Pd ha accolto il suggerimento del vicesindaco Alessandro Balboni (Fratelli d'Italia) di togliere il nome di Forza Nuova per 'non dargli la visibilità che cerca'. Anna Chiappini (Pd) ha commentato: 'Risultato di una buona politica'.
'La maggioranza e la sinistra, che inviano armi all'Ucraina e fanno dichiarazioni bellicose contro la Russia, ora censurano Forza Nuova perché 'vuole reclutare giovani e portare ordine'. Parlano di democrazia ma escludono, di giustizia ma discriminano, di libertà ma censurano', ha tra l'altro commentato Fiore, che ha chiesto un confronto pubblico. 'Altrimenti chiederemo spiegazioni a Balboni e Fabbri in piazza, smascherando il loro antifascismo elettorale'.
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