Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Un consigliere regionale, due deputati ed un senatore in più. Quello emerso dalle urne del 4 marzo è stato un risultato senza precedenti per Forza Italia, in termini di numero di eletti, nel collegio modenese. Ed il Senatore azzurro è Enrico Aimi, che ha scelto la data del 16 aprile (la stessa che 18 anni fa lo vide eletto per la prima volta in Regione), per rassegnare le dimissioni, imposte dalla legge, dall'Assemblea Legislativa. Il ruolo di parlamentare è infatti incompatibile con quello di consigliere regionale. Dimissioni obbligate, quindi e, nel caso di Aimi, anticipate comunque dalla decisione di rinunciare dal giorno dopo all'elezione in Senato, all'indennità di Consigliere regionale.
Al suo posto, come primo dei non eletti alle scorse elezioni regionali nelle lista di Forza Italia, Andrea Galli, che continuerà a ricoprire anche il ruolo di consigliere comunale a Modena.
In questo caso la legge non ravvisa incompatibilità tra i due ruoli. Per i due la conferenza stampa organizzata oggi in Municipio per formalizzare simbolicamente agli organi di informazione il passaggio di consegne è stata l'occasione per rilanciare, alla presenza del coordinatore provinciale di Forza Italia Modena, Piergiulio Giacobazzi, la sfida politica da portare avanti nei ruoli rispettivi ruoli, sintetizzabile nella 'conquista' del governo di Modena. Sul piano nazionale Aimi è convinto che un governo si farà perché 'tornare alle urn oggi, con questioni così importanti sul tappeto, sarebbe una sciagura', mentre sul piano locale, amministrativo e regionale, il risultato elettorale e le condizioni che hanno visto una frammentazione e una perdita di identità da parte del PD e del centro sinistra, pongono sul piatto opportunità in più per il centro destra.
Opportunità cementate da una ritrovata unità del centro destra stesso che - ha affermato Galli - renderebbe oggi vincenti anche candidature un tempo giudicate di servizio'.
Prospettive di governo, o almeno di 'potersela giocare' anche sul piano locale in cui la vittoria del centro sinistra era data sempre per scontata, che puntano anche su una rinnovata (e forse mai trovata realmente), unità del centro destra, declinata dal livello nazionale al locale. Su temi cari alla coalizione: 'Non bisogna mai dimenticare che la coalizione di centro-destra - afferma Aimi - ha vinto le elezioni con un programma forte e condiviso, sui temi che hanno interessato la gente, e di grande attualità, con proposte concrete su sicurezza, tasse, immigrazione, difesa delle imprese. In una logica opposta a quella assistenziale, o assistenzialista che è peggio, che le sinistre hanno portato avanti sul nostro territorio sfociata in molti casi nella distruzione del sistema stesso. Ad esempio con l' immigrazione incontrollata che ha dei costi vertiginosi che bisogna bloccare. Insieme al controllo delle frontiere e ad un piano di espulsioni e rimpatri per coloro che non hanno alcun diritto di rimanere in Italia e che fanno un torto vero a quelli che davvero dovremmo accogliere, ovvero i profughi'