Il presidente ha annunciato la firma stamani, nel corso della riunione con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha visto la partecipazione per la prima volta del commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, Fabrizio Curcio. Numerosi i temi, di cui si è discusso nella Sala Fanti di viale Aldo Moro: gli indennizzi, le norme, i Piani speciali, la messa in sicurezza del territorio, con un confronto su cosa ha funzionando e cosa è migliorabile, all’insegna della massima condivisione e della “necessità di ritrasmettere fiducia ai cittadini e alle imprese”. A presiedere l’incontro anche la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.
'Nei giorni scorsi il commissario ha incontrato le istituzioni dell’Emilia-Romagna- ha esordito il presidente de Pascale-, oggi incontra le nostre comunità, perché qui ci sono i rappresentanti dell’imprenditoria, dei sindacati, del mondo sociale.
'Ringrazio la sottosegretaria Rontini, che ieri mi ha accompagnato, tappa per tappa, nei sopralluoghi in Romagna- ha sottolineato Curcio-. E ringrazio il vicepresidente Colla, con cui collaboreremo, gli assessori e tutti i presenti. Finora è stato fatto il massimo di quello che si poteva fare. Ora- ha proseguito- dobbiamo verificare a che punto siamo e cercare di accelerare, e questo si fa ascoltando il territorio, che qui è molto vivo, positivo e accogliente.
Tra i temi su cui si è soffermato il commissario, la richiesta da parte del territorio dell’ampliamento dell’area colpita dagli eventi alluvionali dopo il 2023, gli indennizzi, la ricostruzione pubblica, la pianificazione (Piani speciali) e l’urbanistica, le opere urgenti.
La nuova ordinanza
Per fronteggiare le esigenze più urgenti causate dagli eventi alluvionali di ottobre 2024, in base alla nuova ordinanza potranno essere erogati fino a 5mila euro di contributi alle famiglie (10mila euro per quelle danneggiate anche dall’alluvione di maggio 2023) e fino a 20mila euro di contributi alle imprese e ai professionisti danneggiati dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nell’ottobre scorso. La domanda di contributo potrà essere presentata tramite i sindaci dei comuni colpiti da parte delle famiglie, oppure tramite la Regione Emilia-Romagna per le imprese.
Il contributo verrà erogato in due fasi: acconto e saldo. Le domande di acconto devono essere presentate entro il 30 giugno 2025. Il sostegno è rivolto al ripristino (anche parziale) di abitazioni principali e relative pertinenze danneggiate, alla pulizia e alla rimozione di acqua, fango e detriti; al ripristino o sostituzione di beni mobili distrutti o danneggiati, di impianti essenziali per acqua, gas ed energia elettrica, o delle parti comuni degli edifici residenziali non fruibili.
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