Articoli Politica

'Amo, così Bosi cerca il colpevole unico per salvare l'ex segretario Pd Reggianini'

'Amo, così Bosi cerca il colpevole unico per salvare l'ex segretario Pd Reggianini'

Maria Grazia Modena: 'Una semplice dipendente aveva competenze amministrative maggiori dei due amministratori unici, scelti (dal sindaco) da un bando pubblico?'


2 minuti di lettura

'Sorprendente la tesi sostenuta da aMo nella denuncia-querela alla dipendente, presentata dal suo legale avvocato prof. Giulio Garuti, nella quale viene indicata come unico autore degli ammanchi. Evidentemente questa tesi legale è frutto delle indicazioni ricevute dall’attuale amministrazione di aMo (e soci), ma si pone in evidente contrasto con gli interessi dell’Azienda per la Mobilità (aMo) stessa, che sono quelli di rilevare tutti gli implicati nell’ammanco nei loro diversi gradi di responsabilità diretti o indiretti, perché è su questi che potrà rivalersi. E questo doveva chiedere al tribunale, sporgendo denuncia contro noti e ignoti. L’enunciazione della tesi del colpevole unico ha lo scopo palese di scaricare le responsabilità dei precedenti distratti amministratori e revisori. Soprattutto dell’ex segretario provinciale del PD, Reggianini'. A parlare è il consigliere comunale Maria Grazia Modena.
'Se il principio di trasparenza e fiducia pubblica è stato gravemente leso dall’ammanco di fondi pubblici, dalla continuità del dolo e dai ritardi nella denuncia, oggi, viene fortemente compromesso il principio di imparzialità in quanto la contiguità politica, l’appartenenza allo stesso partito (PD) dei vecchi e del nuovo amministratore unico dà adito al sospetto di una 'continuità' con chi ha gestito male, un chiaro conflitto di interesse politico, che mina la fiducia pubblica.
Spazio ADV dedicata a Società Dolce: fare insieme
Poi se proprio si vuole essere seri la tesi del colpevole unico, che avrebbe indotto i controllori a fare i controlli in maniera non corretta è risibile e anche squalificante per i vecchi amministratori, due, durante il governo dei quali sono avvenuti gli ammanchi, nonchè per il sistema delle nomine seguito a Modena.
In parole povere, una semplice dipendente aveva competenze amministrative maggiori dei due amministratori unici, scelti (dal sindaco) da un bando pubblico, tanto da riuscire a “intortarli”? Ma quei due e ci aggiungo il nuovo, che razza di competenze amministrative possedevano o possiede per ricoprire quei ruoli? - continua la Modena -. L’unico file rouge individuabile e incontrovertibile che unisce tutti gli amministratori e i nominati nel caso di aMo e delle società pubbliche e partecipate modenesi è l’appartenenza allo stesso patito politico, PD. Questa è la logica radicata, diventata consuetudine, da abbattere e tutto si sistemerebbe. L’irrigidimento dei controlli o l’applicazione del cosiddetto modello organizzativo 231, sbandierati oggi, come taumaturgici presidi anticorruzione rappresentano solo fumo negli occhi per i soliti creduloni, gli eredi di coloro che una volta credevano che i coccodrilli volassero (seppure basso). Impegnarsi a rispettare le competenze nelle nomine pubbliche porterebbe a chiedere all’avvocato prof.
Giulio Garuti di lasciar perdere con l’applicazione del modello 231. Ciò potrebbe portare ad uno sconto della sua parcella, che naturalmente andrà a sommarsi ai più di 500.000 euro di ammanco da farsi rimborsare dai colpevoli. Speriamo'.
Foto dell'autore

La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, sociale ed ec...   

La Pressa
Logo LaPressa.it

Da anni Lapressa.it offre una informazione indipendente ai lettori, senza nessun finanziamento pubblico. La pubblicità copre parte dei costi, ma non basta. Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci segue di concederci un contributo. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di lettori, è fondamentale.

Articoli Correlati