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Maria Grazia Modena contro Altini: 'Incentivi per prescrivere meno esami? Idea delirante'

Maria Grazia Modena contro Altini: 'Incentivi per prescrivere meno esami? Idea delirante'

'Balordi interventi che, anziché fermare il declino della nostra sanità, distruggono tutto quello che c’era di buono'


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'Qualcuno in regione e altrove si è accorto che dopo anni di gestione da parte della politica la sanità è giunta al capolinea e si affretta con il grido soldi, soldi, soldi a scaricare le responsabilità al governo in carica. Un inutile diversivo. Ma c’è di peggio, vedi l’effetto degli scomposti provvedimenti regionali o locali, vaganti tra il delirio come il premio ai medici di famiglia che prescrivono meno esami dalle perverse conseguenze e il totalmente inutile come l’aumento dei ticket o le accuse ai costi delle prestazioni erogate ai fuori regione, dimenticandosi di un passato velleitario  si incentivano i ricoveri da fuori regione, frutto poi di tanti esami inappropriati e solo segno apparente di centri d’eccellenza. Basta guardare ai nostri ospedali. La voragine dei conti ha continuato ad allargarsi senza essere scalfita da questi balordi interventi che, anziché fermare il declino della nostra sanità, hanno via via distrutto tutto quello che c’era di buono'. Così la professoressa Maria Grazia Modena boccia la delibera firmata dal direttore Ausl Mattia Altini che prevede premi in denaro per i medici di base che prescrivono meno esami.


'A questo punto la sanità locale e regionale meriterebbe una riflessione seria, onesta e profonda, capace di andar alle origini del “problema”, onde mettere a nudo il cancro che in pochi anni l’ha divorata.
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Ma qui bisogna avere il coraggio di andare indietro nel tempo all’inizio del declino che è chiaramente individuabile con l’avvento della politica nella gestione della sanità pubblica. Il passaggio dallo Stato alle Regioni e l’aziendalizzazione degli ospedali. Come si può arrivare a pensare che un ospedale sia paragonabile a un’Azienda? Da quel momento riforme e controriforme non sono mai state in grado di fermare la caduta della sanità, ma solo di aumentarne i costi cresciuti anno dopo anno a dismisura in parallelo con la dipendenza della sanità stessa da potere politico. E’ in quel momento che coloro che sono stati chiamati a gestire la medicina, mondo a loro sconosciuto, di nomina politica, hanno invertito il riferimento sul quale si basavano le decisioni dal parere delle professionalità mediche, messe a tacere, a quello dell’autorità politica imperante. Il nostro Gruppo ModenaxModena ha portato recentemente una mozione in Consiglio Comunale, condivisa e votata giovedì 23 ottobre da tutti i gruppi consiliari, con la sola astensione di FdI, con la proposta di unificazione di AUSL e AUO, che significa incominciare a ragionare su una riprogrammazione e riorganizzazione dei servizi che nasca da una visione unificata delle attività e prestazioni delle cure primarie e di quella ospedaliera.
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Fortunatamente i due nuovi Direttori Generali dell’AOU e di ASL stanno già lavorando in stretto contatto in questa ottica. Sarà il punto di svolta pe l’abbattimento delle liste d’attesa - continua la Modena -. L’ingresso prepotente della politica è ha comportato il dilagare del clientelismo, la veloce discesa verso la mediocrità professionale, manifestatasi nel momento delle scelte quando il merito, misurato sull’eccellenza professionale conquistata sul campo, viene sostituito dall’appartenenza al partito egemone (a Modena il PD). Se poi sei amico o conoscente del politico che conta la strada della carriera è spianata, mentre i migliori si vedono costretti per dignità umana e professionale, a fuggire da qualche altra parte dove ancora resiste qualche residuo di morale. L’unica strada di salvezza della sanità sarebbe rimettere in mano alle professionalità mediche il potere programmatorio e decisionale, cosa che la politica non permetterà mai, tenuto conto che la sanità rappresenta l’80 per cento dei bilanci regionali. Con quali altri fondi le Regioni potrebbero permettersi di essere diventate “un'enorme mangiatoia di stipendi, consulenze, nomine”, come dice Calenda, e “Alimentano un sistema parassitario…. che ha per fine l’ottenimento di voti”?
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Con buona pace di alcuni autorevoli padri della Costituzione che ritenevano le Regioni una pessima idea dal punto di vista politico e dal punto di vista economico in quanto avrebbe creato una burocrazia colossale con spreco di soldi. Sbagliavano? Quale il rimedio migliore? La loro abolizione? Perché no, se servisse?'

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