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'Italpizza S.p.A., a seguito degli accadimenti odierni, lancia un appello alle Istituzioni affinché garantiscano la continuità dell’attività produttiva dell’azienda, da oltre 20 anni fiore all’occhiello della città di Modena.
L’azienda, ormai da mesi, sta subendo un continuo attacco, strumentale e ingiustificato, da parte di un esiguo gruppo di soggetti del sindacato Si Cobas, per la maggior parte non impiegati nel sito Italpizza che, anche oggi, si sono riuniti all’ingresso dell’azienda, impedendo il libero accesso allo stabilimento e causando il blocco di persone e merci.
Italpizza S.p.A. reputa questi atteggiamenti al pari di una vera e propria aggressione, che continua a minare il lavoro quotidiano degli oltre quasi 1.000 addetti, che ogni giorno si adoperano con impegno e dedizione, condividendo i valori e il progetto aziendale'
Così, con una nota inviata in serata in redazione, la proprietà Italpizza commenta la ripresa dei picchetti e dello sciopero indetto dai Si Cobas davanti ai cancelli dell'azienda.
Una nota in cui si stigmatizza l'operato di un organizzazione (Si Cobas), di fatto non riconosciuto dall'azienda come interlocutore ufficiale nella trattativa e in un dialogo che non a caso i Si Cobas stessi denunciano essere negato dall'azienda ma che continua su altri tavoli e con gli altri soggetti sindacali, tra cui la UIL che con una nota ha fortemente criticato l'operato dei Si cobas
E non a caso l'azienda prosegue e conclude la sua nota così: 'Si precisa che Italpizza e le Cooperative appaltatrici, ognuno nei propri ruoli, hanno già da tempo aperto un tavolo negoziale con i sindacati riconosciuti, finalizzato a migliorare le condizioni dei lavoratori e riconoscono negli stessi sindacati, un ruolo fondamentale e indiscusso all’interno dell’azienda'
E mentre ai lavoratori in servizio veniva comunicato che il turno di notte oggi sarebbe saltato a causa del blocco delle merci che sarebbe stato provocato dal Presidio Cobas, alcuni lavoratori iscritti ad altri sindacati sarebbero stati invitati dai sindacati stessi ad esprimere il loro disappunto verso la protesta dei lavoratori Si Cobas e di chiedere di potere lavorare senza interferenze.
A differenza da quanto fatto dal consigliere comunale Montanini la proprietà non parla di rischi sull'occupazione e tantomeno dello spettro del trasferimento dell'azienda ma è più che evidente che i pur esigui numeri della protesta Si Cobas evidenziati nella nota sindacale, peso ne hanno. Vedremo quanto se la protesta continuerà davanti ai cancelli anche nelle prossime ore e nei prossimi giorni.
Gi.Ga.