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Altri 800.000 euro per la tanto discussa, in passato, Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Secondo diverse forze politiche, tra queste il M5S, sarebbe dovuta essere abrogata. Per il Pd invece riveste ancora un compito fondamentale ovvero quello di promuove la cultura emiliano romagnola nel mondo. Il 'carrozzone' continua a costare molte migliaia di euro, malgrado la riduzione delle spese di funzionamente operate negli ultimi anni.
Ed è così che dalle pieghe della manovra estiva della Regione spuntano altri 800.000 euro. L'assestamento di bilancio ha avuto semaforo verde ieri in commissione in viale Aldo Moro, col voto favorevole sia del centrosinistra che del centrodestra. Solo i 5 stelle non hanno partecipato al voto. E proprio sugli ulteriori fondi alla Consulta, l'M5s ha dato battaglia. Si tratta per la precisione di 781.000 euro destinati alle spese di funzionamento dell'organismo, proveniente da un avanzo vincolato di bilancio del 2016.
Il grillino Andrea Bertani si e' detto pero' perplesso per questo stanziamento, visti gli oltre 400.000 euro gia' messi nero su bianco nel bilancio di previsione. Pronta la replica di Gian Luigi Molinari, consigliere regionale Pd e presidente della Consulta. Dal momento che sono in corso i bandi per l'assegnazione delle risorse, spiega, 'si stanno effettuando verifiche puntuali al fine di evitare, nelle spese di gestione della consulta, l'accumulo di fondi che non trovano impiego immediato'.
In generale, la manovra estiva di bilancio della Regione Emilia-Romagna ammonta a 6,5 milioni di euro, di cui circa la meta' liberi. Sono invece vincolati 867.000 euro mentre 2,4 milioni sono gia' accantonati: di questa cifra, in particolare, circa 1,3 milioni di euro provengono dalla restituzione dei contributi versati dai consiglieri regionali. L'avanzo libero di 3,3 milioni sara' invece distribuito in questo modo: 900.000 euro saranno restituiti alla Giunta; 105.000 euro saranno destinati a spese per beni materiali (attrezzature, impianti, macchinari, arredi); 1,1 milioni a spese informatiche; circa 800.000 euro a integrazione di vari fondi.
Redazione Pressa
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