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'Ringrazio i vescovi dell'Emilia-Romagna per il riconoscimento dei passi avanti' che sono stati fatti in questi anni.
Cosi' il governatore uscente Stefano Bonaccini commenta, con soddisfazione, quanto affermato dalla Conferenza episcopale dell'Emilia-Romagna in un documento approvato ieri in vista delle prossime elezioni regionali del 26 gennaio e dal quale emerge in maniera piuttosto esplicita, l'invito a non votare forze sovraniste.
Di fatto un appoggio indiretto a Bonaccini e alla sua coalizione. Talmente esplicito da spingere Bonaccini ad un ringraziamento pubblico: 'Ringrazio per il riconoscimento dei passi in avanti- afferma Bonaccini, ai microfoni di TvBologna- in questi anni obiettivamente abbiamo dimezzato la disoccupazione, 130.000 posti di lavoro in piu'. E' sufficiente? No, bisogna fare ancora meglio. Bisosgna contrastare la poverta' e dare piu' risorse in tasca ai cittadini per far ripartire i consumi.
E credo che i vescovi abbiano posto anche questioni rilevanti e centrali sul tema della dignita' della persona, che non va mai messa in secondo piano'. Il governatore condivide poi anche la presa di posizione europeista dei vescovi, che si affianca al deciso di rifiuto nei confronti di 'sovranismo e populismo' messo nero su bianco in un altro documento, diffuso dall'Osservatorio politico-sociale della Ceer. Nei confronti dell'Europa e del mondo, sottolinea Bonaccini, 'c'e' chi vorrebbe alzare muri. Ma se li alziamo troppo alti uccidiamo meta' dell'economia di questa regione e ci giochiamo l'arrivo di milioni di turisti da fuori Paese'. Infine, il presidente della Regione sottoscrive l'invito rivolto ai cittadini perche' non disertino le urne. 'L'appello al voto dei vescovi e' importante- afferma Bonaccini- perche' si certifica la qualita' di una democrazia se c'e' partecipazione'.
Le parole dei vescovi dell'Emilia-Romagna hanno invece fatto arrabbiare alcuni esponenti di centrodestra.
Come Erika Seta, candidata di Forza Italia nella circoscrizione di Bologna, che se la prende in particolare con il cardinale arcivescovo della citta'. 'Eccolo qua, il nostro vescovo Zuppi- attacca Seta- invece di occuparsi della crisi della fede, contrasta idee politiche che non gli piacciono: quelle di destra. Bravo Zuppi, hai messo fuori dalla tua chiesa tutti i cattolici di centrodestra, in un colpo solo e nel peggior modo. In caso contrario, aspettiamo smentita della Curia'. Di tutt'altro avviso e' il deputato Pd Gianluca Benamati. Quello dei vescovi emiliano-romagnoli 'non e' un messaggio politico- sostiene il dem- e' un messaggio alla politica e ai cittadini. Non e' un sostegno diretto a un candidato. E' il richiamo alto e forte alle parole del Vangelo per chi ha fede. È cosi' strano che i vescovi le ricordino? Quelle parole vanno meditate da chi crede e rispettate da chi non crede. Il resto e' polemica'.
Redazione Pressa
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