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'Il bando per l'assegnazione dei lavori di riqualificazione e bonifica dell'ex Amcm va rifatto. Punto e basta'. A dirlo è la Lega di Modena.
'Siamo di fronte a due ordini di problemi, uno formale e l'altro sostanziale. Entrambi ruotano attorno all'interrogativo “chi paga per la bonifica dell'area”? Il bando, sotto questo profilo, lasciava intendere che gli oneri di bonifica devono essere a carico dell'impresa che si è aggiudicata l'appalto. Pertanto non è accettabile che il Consorzio temporaneo di imprese, che si è aggiudicato la gara, nella sua offerta vincolante fissi in 500mila euro l'importo massimo che sosterrà per le spese di bonifica, “scaricando” sull'Amministrazione il pagamento delle eventuali ulteriori spese connesse alla bonifica medesima'.
'E' parimenti inaccettabile che il Comune di Modena, evidentemente desideroso di esibire l’inizio del progetto in campagna elettorale, abbia accettato quella offerta, perché la legge non consente di ignorare le prescrizioni previste nel bando ma obbliga l'ente ad escludere dalla gara chi non le rispetti.
Altrimenti si commettono irregolarità sia formali, la non osservanza di quanto prescritto nel bando, sia sostanziali, non garantendo la par condicio a tutti coloro che fossero interessati a partecipare alla gara - chiude la Lega -. Vien da sé che il bando va ritirato e riformulato nella parte relativa a chi spetti sostenere le spese per la bonifica ambientale dell'area. Lo ribadisce a chiare lettera la Sentenza n.1219 emessa il 19 dicembre scorso dalla I Sezione del Tar della Lombardia: “Nemmeno l'istituto del Soccorso Istruttorio può modificare o completare l'offerta nelle sue parti essenziali, siano esse di tipo economico o tecnico, per non violare la par condicio dei concorrenti”. E nella vicenda dell'assegnazione dell'appalto per la riqualificazione dell'ex Amcm sono state entrambe violate. Pertanto, o il Comune di Modena ritira il bando, oppure l'ultima parola, in questa vicenda, spetterà alla Procura della Repubblica'.
Redazione Pressa
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