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'Il fondo di solidarietà così come pensato, e ben sottaciuto dagli amministratori che ne traggono vantaggio, non è una somma di denaro che viene elargita a quegli enti “non virtuosi” come dichiarato da esponenti politici ed amministratori in carica, bensì è un fondo che dovrebbe rimpinguare le casse di quei Comuni che hanno subito un minor gettito per l’esenzione IMU sulla prima casa.
Di fatto dunque, traggono un indennizzo economico elargito da quegli enti che possono contare sul proprio territorio Comunale, un numero di seconde case superiore a quelle adibite a residenza stabile; sta di fatto che appare puerile lagnarsi di un taglio di qualche decina di migliaia di euro se quel fondo versa e ha versato ogni anno quasi tre miliardi delle vecchie lire.
Che questo sistema sia iniquo è evidente a tutti, a meno che non lo si voglia giudicare tale e ci si voglia lamentare su di un taglio corrispondente più o meno all’1.
5 % del percepito.
Ragionando a livello locale, questo sistema da anni sottrae risorse ai Comuni giudicati universalmente più deboli, quali quelli montani, per ridistribuirle su comuni che solo oggi apprendo, per dichiarazione di un Sindaco, sia visto come Comune non virtuoso; delle due l’una, o ci si adopera per rendere quell’ente virtuoso, o è ormai giunta l’ora di rideterminare una metodologia più equa di ripartizione del fondo stesso.
Sta di fatto comunque che sette Comuni dell’alto Appennino Modenese (Fanano, Sestola, Montecreto, Riolunato, Pievepelago, Fiumalbo e Lama Mocogno) effettuino un versamento annuo pari a oltre 4.000.000 euro di risorse proprie che vanno a rimpinguare Comuni comunque più forti dal punto di vista di unità lavorative impiegate, di presenza di infrastrutture ed agevolati da una loro dislocazione logistica.
Il federalismo, che ritengo sia un valore aggiunto alle potenzialità di ogni territorio della nostra Regione, andrebbe difeso al di fuori dei campanilismi e degli interessi del momento e non sbandierato solo quando si subiscono tagli economici; basti pensare che se quei Comuni Montani sopra riportati potessero trattenere nelle proprie casse una cifra pari a 4.000.000 di euro ogni anno, avrebbero modo di poter eseguire nel tempo tutte quelle opere pubbliche di cui si denuncia carenza ormai da un ventennio'
Maurizio Cadegiani
Candidato lista Borgonzoni Presidente