In particolare il documento approvato riguardava una variante al Poc, il Piano operativo comunale e al Rue, il Regolamento urbanistico edilizio, che prevedeva la trasformazione a fini perequativi nelle quattro zone e l’acquisizione in proprietà attraverso accordi con i privati.
Un intervento minore sarebbe stato in programma nell’area di 30 mila metri quadrati, di cui 22 sarebbero passate al Comune, tra le vie Formigina e San Marone, dove erano previsti 80 alloggi, per metà in edilizia convenzionata.
Infine, 22 alloggi, anche in questo caso ugualmente ripartiti tra privati e convenzionati, sarebbero stati costruiti in via dei Gemelli, al Villaggio Zeta. L’assessore Daniele Sitta, che a quei tempi prospettava una città in costante e crescita di abitanti (che avrebbero dovuto superare la soglia dei 200.000 già nel 2020), affermò che gli 841 alloggi in più avrebbero consentito di dare risposta al bisogno abitativo della città per i successivi 10 anni. In particolare 500 alloggi nel breve termine e di circa mille a medio termine.