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'Non mi sento offeso dagli insulti dell'uomo politico più fallito d'Italia che si è fatto fregare la segreteria del partito, in cui era dominante, come un pollo. Sono ben contento che Bonaccini abbia preso questi sonori ceffoni come candidato alla segretaria del PD. Dovrebbe nascondersi per la vergonga invece di offendere su twitter'. Così il professor Alessandro Orsini replica alle parole usate nei suoi confronti da Bonaccini su Twitter in risposta a un tweet del giornalista Giovanni Rodriquez, che riporta alcune dichiarazioni dello stesso Orsini sulla parata militare in Russia del 9 maggio. 'Credo di averne conosciute di persone egocentriche nel corso della mia vita, ma un pallone gonfiato come questo non mi era mai capitato di ascoltarlo, va lasciato cuocere nel suo brodo' - scrive Bonaccini.
'Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, ha ripreso a insultarmi in maniera del tutto gratuita e immotivata su Twitter.
Risponderò sul piano sociologico e personale. Sotto il profilo sociologico, gli insulti di Bonaccini e la sua intolleranza dimostrano, una volta di più, che il sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale è completamente corrotto, probabilmente, il più corrotto d’Europa. Uno degli indicatori sociologici che propongo di considerare per valutare il livello di corruzione di un sistema d’informazione è il numero di voci discordanti che appaiono sullo schermo sul medesimo argomento. Se, sulla guerra in Ucraina, l’unica voce discordante tra gli esperti produce una campagna così violenta e pervasiva di diffamazione e di insulti triviali, allora quel settore specifico dell’informazione è certamente stracorrotto. In Italia abbiamo mille volti diversi che si avvicendano in televisione sulla politica internazionale, ma tutti dicono la stessa cosa.
In sintesi, il livello di corruzione del nostro sistema dell’informazione sulla politica internazionale non dev'essere misurato in base al numero di persone che parlano in televisione della guerra in Ucraina, ma in base al numero di punti di vista discordanti - afferma Orsini su Facebook -. Mille persone che dicono la stessa cosa sono una persona sola, com’è tipico dei regimi totalitari. Il sistema dell’informazione in Italia sulla politica internazionale è libero come in Russia, Cina, Egitto, Corea del Nord e Iran. Io sono semplicemente un uomo che lotta contro la colonizzazione del mondo della vita, ma non credo che Bonaccini abbia mai studiato Habermas e, quindi, credo che non abbia la più pallida idea di ciò che faccio per il bene del mio Paese con la cultura, concepita come uno strumento di liberazione da ogni forma di oppressione. Sotto il profilo personale, non mi sento offeso dagli insulti dell'uomo politico più fallito d'Italia che si è fatto fregare la segreteria del partito, in cui era dominante, come un pollo. Sono ben contento che Bonaccini abbia preso questi sonori ceffoni come candidato alla segretaria del PD. Dovrebbe nascondersi per la vergonga invece di offendere su twitter. Infine, un suggerimento per i miei amici pacifisti: non fatevi mai insultare, non permettete mai a nessun potente-prepotente di diminuire la vostra identità e la vostra dignità. Non arretrate mai, non piegate mai la testa, difendetevi sempre. Lottate per un mondo migliore'.
La nuova replica
'Orsini dice che sono il politico più fallito d’Italia - controreplica sempre su Facebook Bonaccini -. Non so da cosa lo ricavi, perché se si riferisce alle recenti primarie per la segreteria nazionale del Pd certo che le ha vinte Elly, ma gli ricordo che sono stato comunque eletto Presidente del secondo partito italiano (forse anche in virtù dell’aver prevalso tra gli iscritti e presumo di un apprezzamento diffuso da parte anche di chi non mi ha votato). E lo informo che dal 1990 ho partecipato a otto elezioni amministrative, tra comunali, provinciali e regionali, tutte con preferenze o elezione diretta (due volte come candidato alla presidenza della regione): sempre primeggiato, sempre vinto. Lo rassicuro che mi sono mai sentito un fenomeno, ne’ un fallito. Ma soltanto una persona normale che ha sempre cercato di lavorare tanto, mettendoci competenza, passione, onestà e sobrietà. Soprattutto sottoponendomi sempre al sacro e democratico giudizio degli elettori'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>