La proposta di Amico, firmata anche dalle colleghe Silvia Piccinini (M5s) e Roberta Mori (Pd), arriva in seguito al caso di una ragazza di 15 anni che risultava ancora di genere maschile per questioni burocratiche e che per oltre un anno ha preferito acquistare i biglietti di corsa semplice per il tragitto casa-scuola in quanto l'abbonamento avrebbe richiesto il suo nome anagrafico, ancora non rettificato. Nella loro risoluzione Amico, Mori e Piccinini chiedono alla giunta Bonaccini di 'promuovere questa prassi in tutta la regione di concerto con le associazioni che partecipano all'osservatorio regionale sulle discriminazioni e le violenze determinate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere'.
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>