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Si inizia già oggi, lunedì, con l'incontro romano tra una delegazione sindacali e la deputata pentastellata Stefania Ascari, che martedì, alla Camerà, riceverà dal Ministro del Lavoro Di Maio, risposta alla sua interrogazione sulla vertenza in atto all'interno dello stabilimento di via Gherbella.
Punti chiave su cui il Ministero dovrà rispondere, e contenuti nell’interrogazione, le 'violazioni che sarebbero state riscontrate dall’ispettorato del lavoro in merito a presunti contributi omessi e alle relative sanzioni amministrative, già oggetto delle segnalazione della CGIL nel 2016 e che sarebbero culminate in un accertamento nel 2018'
“Ho domandato quali sanzioni sono state comminate alle due cooperative – spiega Ascari – e quali iniziative intraprenderà il Governo nei confronti sia di Italpizza sia delle coop. Inoltre, ho domandato al Governo quali azioni di competenza può intraprendere per contrastare gravi fenomeni all’interno di molte coop in generale”.
'Ho salutato con favore il tavolo in Prefettura, ricordando però che gli accordi devono essere rispettati. Attendo aggiornamenti sul caso marcatempo, denunciato dal sindacato Si Cobas e smentito dall’azienda. Lunedì a Roma avrò un nuovo incontro sindacale, il giorno dopo ascolterò la risposta del Ministero. Ai lavoratori possono dire di avere coraggio e assicurarli che non sono soli”.
I contratti previsti per i lavoratori negli appalti delle due cooperative che gestiscono i 600 lavoratori che mandano avanti l’intera produzione dello stabilimento modenese di Italpizza saranno al centro della discussione anche in consiglio comunale a Modena, con l’interrogazione del gruppo Sinistra Unita Modena. Nel mezzo di una settimana si concluderà con la scadenza del 20 gennaio entro la quale, sulla base dell’accordo sancito in Prefettura, dovranno essere reintegrati i lavoratori delocallizzati e licenziati, e verificata l’applicazione corretta dei contratti. Impegni che stando alle dichiarazioni dei SI Cobas che avevano organizzato la protesta che per giorni si è svolta davanti ai cancelli dello stabilimento di strada Gherbella, sarebbero stati rispettati ad oggi solo in minima parte.
Redazione Pressa
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