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'E' un documento di pura sopravvivenza visto che anche quest'anno siamo costretti a versare allo Stato 37 milioni di euro su un totale di circa 60 milioni di entrate. Il bilancio della Provincia è stato chiuso solamente utilizzando parte dell'avanzo proveniente dalle gestioni del passato e in esaurimento, e le risorse messe a disposizione dalla recente manovra del Governo, giudicate però insufficienti; le poche risorse per gli investimenti e manutenzioni di strade e scuole che la Provincia riesce a mettere a disposizione arrivano in buona parte dalle vendite di immobili e proprietà'. Parola di Vicepresidente della Provincia, nonché sindaco di Formigine, Maria Costi. Come dire, la Provincia sta raschiando il barile, sta vendendo i gioielli di famiglia e non tanto per investire ma per sopravvivere a sé stessa.
In quello stato indefinito (anche con deleghe pesanti come edilizia scolastica e strade anche se non adeguatamente finanziate), in cui la riforma Delrio del 2014, mai completata, le ha ridotte.
Fatto sta che oggi la Provincia continua ad avere tante deleghe (anche pesanti, come strade ed edilizia scolastica), ma pochi finanziamenti. E sempre meno, visto che il governo le utilizza da due anni a questa parte come bancomat. Perché se lo stato centrale drena più della metà delle sostanze prodotte dalle province, l'immagine è questa.
«Incontreremo le associazioni di categoria, sindacati e tutte le componenti del Tavolo dell'economia, oltre ai rappresentanti di enti e istituzioni, per illustrare le difficoltà nella gestione della viabilità provinciale modenese a causa della prolungata crisi finanziaria dell'ente' - ha affermato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena.
L'incontro si svolgerà lunedì 31 luglio alle ore 15 nella sede dell'ente e sarà l'occasione, ha aggiunto Muzzarelli, per condividere la fotografia della situazione, a partire dai fabbisogni necessari per garantire una viabilità adeguata alle esigenze di competitività del territorio.
Dup Provincia, Uniamoci: 'Bocciatura pregiudiziale di tutti i 6 emendamenti presentati. PD imbarazzante'
'Con il pretesto, non supportato dalla realtà, di non avere le competenze o per semplice quanto imbarazzante disimpegno istituzionale, la maggioranza PD in consiglio provinciale ha bocciato tutti i 6 emendamenti che come Uniamoci avevamo elaborato e proposto a modifica ed integrazione al Documento Unico di programmazione approvato oggi in Consiglio Provinciale'. Contestano così il documento di bilancio i Consiglieri provinciale di Uniamoci Antonio Platis e Marco Caiumi.
'Il PD ha detto no alla proposta di istituire un ufficio che supporti i comuni nelle procedure per accedere ai bandi europei al sostegno. Pur dandoci ragione ha detto a ciò di cui ha detto di non occuparsi più, ovvero alle iniziative di formazione a supporto di giovani e famiglie nel contrasto al cyberbullismo.
Ha detto no alla proposta che avevamo avanzato alla luce della scarsità delle risorse a disposizione per la gestione dell'importante delega di manutenzione delle strade, di chiedere un contributo ad Autobrennero per la manutenzione delle strada di accesso all'autostrada. Il PD ha detto no alla richiesta di installare sistemi per il monitoraggio delle targhe delle auto in transito nelle grandi arterie di accesso alle aree urbane, per garantire il controllo dei mezzi non in regola e quindi la sicurezza. Il PD ha detto no a proposte di buon senso, fattibili e soprattutto in linea, a differenza di quanto vogliano fare credere, con le competenze e le funzioni della provincia. Un'occasione persa dal PD per dimostrare una buona volta di agire nell'interesse della collettività e non di quello strumentale e di parte di chi non accetta le buone proposte solo perché provengono dall'opposizione. Perché questa è la realtà che abbiamo visto oggi in Consiglio Provinciale'
moci