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Un'architettura uguale a se stessa da decenni, fatta di monotoni parallelepipedi che hanno fatto ripetutamente e dichiaratamente storcere il naso anche al neo assessore all'urbanistica ed architetto Carla Ferrari. Palazzine di nuova costruzione classificate nel cosiddetto ‘abitare sociale’ realizzate in toto, o per buona parte, dal pubblico e vincolate prevalentemente all'affitto a determinate fasce o categorie sociali. Palazzine che stanno trasformando lo skyline così come (in peggio) la vivibilità, e la viabilità, di aree abbandonate, o nel caso dell'ex consorzio agrario, bloccate da decenni.
L'enorme iniezione di denaro pubblico derivato dai fondi PNRR, vincolati a progetti da realizzare entro il 2026, e la mancanza di progetti di ampio respiro (per Modena vedi quello per il potenziamento dei lotti fondamentali della cassa di espansione Secchia non finanziati perché i progetti non c'erano), ha fatto in modo di portare le amministrazioni pubbliche a finanziare, con specifiche integrazioni, progetti di riqualificazione quasi di ordinaria amministrazione. Nessuna visione di prospettiva e innovazione. Ma al di là di questo aspetto ce ne è un altro che impressiona: quello dei costi.
Prendendo ad esempio i 30 appartamenti destinati ad edilizia sociale residenziale in fase di costruzione nel comparto dell'ex consorzio agrario, in quell'area pubblica e adiacente a quella compresa nell'accordo di programma che ha visto lo sblocco del comparto Esselunga.
Un comparto, quello di edilizia residenziale su area comunale, che inciderà in modo importante sulla congestione di un’area che il restringimento di via Canaletto Sud e l'accesso all'area del supermercato Esselunga, ha reso già a forte densità di traffico. Guardando i dati dei costi definitivi riportati nello schema allegato al bilancio di previsione del Comune, relativo ai principali investimenti legati a fondi PNRR per il 2025 e nello specifico ai trenta appartamenti in costruzione, emerge un investimento totale di 8.743.000 euro, che diviso per il numero di alloggi risulta di 290.000 euro ad alloggio. Di quei 8,7 milioni di euro, 1.132.000 saranno direttamente erogati dal Comune che ricorrerà a nuovo indebitamento per finanziare il completamento delle opere avviate e finanziate soprattutto, con fondi PNRR. Che sempre soldi pubblici sono. Tra questi il Teatro delle passioni - Ex Enel, nel comparto ex Amcm che comporterà un investimento da 11,5 milioni di euro di cui 3,7 erogati direttamente dal Comune di Modena.

Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>