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Modena in parlamento rappresentata più e meglio da M5S, Lega e FI, e il PD crolla

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Federconsumatori ha misurato quantità e merito del lavoro dei parlamentari eletti a Modena in rappresentanza del territorio. E le sorprese non mancano


Modena in parlamento rappresentata più e meglio da M5S, Lega e FI, e il PD crolla
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Sono soprattutto gli otto deputati e i senatori alla loro prima esperienza parlamentare ad avere rappresentato al meglio, fino ad ora, le istanze del territorio Modenese a Roma. A loro che rappresentano la metà dei 16 parlamentari eletti a Modena, va attribuito il 90% degli atti di interesse locale, alla Camera e al Senato. Con menzione particolare per l'Onorevole Stefania Ascari (M5S), che da sola ha presentato circa il 40% degli atti del totale di quelli presentati, con particolare attenzione per le vertenze sul lavoro, e per il Senatore Enrico Aimi, attivo sul fronte delle tematiche della sicurezza e dell'ordine pubblico, e per l'On. Guglielmo Golinelli (Lega), attivo particolarmente sulla tematica sanitaria e dell'agroalimentare dell'area Nord.
Diviso tra gli altri otto il 10% per cento rimanente dell'attività parlamentare riguardante tematiche di interesse locale (dalle infrastrutture all'economia, dalla scuola, al terremoto, dalla sicurezza all'ordine pubblico). 

All'interno di questo 90% di attività il dato che emerge come anomalia politica è che l'attività è principalmente portata avanti da parlamentari eletti in partiti diversi dal PD, che non governano, se non in alcuni comuni, la realtà modenese: Movimento 5 stelle, Lega e Forza Italia su tutti.

Le ragioni sono diverse: attraverso la candidatura o di personaggi di livello nazionale e sganciati dalla realtà modenese come Piero Fassino, Beatrice Lorenzin, o di personaggi come Matteo Richetti che hanno scelto di svolgere una volta a Roma soprattutto attività nazionale e di partito, il PD ha praticamente ridotto a zero, in questa legislatura, la sua attività di rappresentanza delle istanze del territorio modenese.
Tra i sei parlamentari eletti, nel Partito Democratico spicca solo l'attività di Edoardo Patriarca (con 4 atti con interesse modenese presentati a prima firma e 5 come coofirmatario), eletto e rimasto senatore fino al luglio 2020 quando a seguito del riconteggio delle schede ha dovuto cedere il posto in senato al leghista Stefano Corti (da subito attivo nella produzione di parlamentari inerenti soprattutto la 'sua' montagna modenese) e di Giuditta Pini, prima firmataria di sei atti riguardanti la realtà modenese e presente in diverse iniziative di partito e manifestazioni. 

Quasi nulla, ai fini della ricerca, l'attività dei rimanenti 4 eletti PD: la Senatrice Vanna Iori, il Senatore Mattia Richetti (passato l'undici settembre 2019 al gruppo misto) e, come detto, degli Onorevoli Piero Fassino e Beatrice Lorenzin (naufragata il suo annuncio di prendere casa a Modena per seguire le vicende territoriali e rappresentarle in parlamento)

E' Una fotografia complessa, articolata, ma dai tratti e dagi significati politici forti quella che emerge dalla corposa indagine chiamata emblematicamente 'Quel treno per Roma' condotta da Federconsumatori Modena sulla capacità dei parlamentari eletti a Modena di rappresentare le istanze del territorio sui tavoli della politica nazionale.

Una indagine che riempie 36 pagine e che parte da diversi distinguo, uno su tutti: 'In nessun modo può essere letta come una valutazione ed un giudizio sull'attività complessiva del singolo parlamentare, tema che non è oggetto dell'indagine' - ha specificato Marzio Govoni, coordinatore  Federconsumatori nel corso della conferenza stampa organizzata in mattinata per illustrare contenuti e risultati dall'indagine.  'Non tutta l'attività di un parlamentare è visibile, l'unico elemento che abbiamo quindi voluto esaminare è quello del lavoro parlamentare rispetto a fatti e temi interessanti il territorio dove è avvenuta l'elezione del singolo Deputato o Senatore. Qual'è stata la capacità di rappresentare quei temi. Con quali contenuti. Con quale frequenza. Con quali risultati'

Una analisi che è entrata nel merito
anche della rappresentanza dei diversi territori, e dell'azione dei partiti. Sul PD si è già detto in parte. L'analisi di Federsumatori nel merito non lascia spazio ad altre più positive interpretazioni

'Per il PD, maggior Partito del territorio sono diversi i problemi rispetto al lavoro “territoriale” della compagine parlamentare eletta nel territorio. Il numero degli atti di interesse modenese, presentati da Senatori e Deputati PD eletti nel nostro territorio è modesto. I sei parlamentari eletti a suo tempo nelle liste PD (ad oggi sono quattro) hanno presentato 13 tra interpellanze, interrogazioni e odg e svolto un solo intervento in aula su di un tema specifico (Pini, terremoto). In un periodo simile della precedente Legislatura, da maggio 2013 a luglio 2015, il solo On. Baruffi (PD) aveva presentato 18 interpellanze ed interrogazioni e svolto 12 interventi su temi di stretto interesse del territorio. Solo un atto è stato dedicato ad un tema economico (Lorenzin, Bretella e Cispadana)'.
E la conclusione è netta: 'In sintesi si registra una modesta attività parlamentare relativa a Modena, poco interesse per l'economia locale, assenza da ormai 13 mesi di temi modenesi portati all'attenzione del Parlamento da parte degli eletti PD. Ma anche una profondissima trasformazione della compagine, rispetto alla precedente Legislatura, causata non solo dai diversi risultati elettorali'

Per i 4 eletti del Movimento 5 stelle, l'On. Ascari ha presentato oltre il 40% degli atti a carattere economico (di interesse locale) presentati da tutti i parlamentari modenesi, e tra questi la grande maggioranza di quelli relativi a crisi aziendali e vertenze sindacali.  Dopo il Sen. Aimi è quella che si è occupata di più di ordine pubblico, sicurezza e giustizia.

La Sen. Maria Laura Mantovani è stata attiva sui temi legati al terremoto e all'Ambiente nella provincia di Modena. Pur con numeri più contenuti rispetto alla collega Ascari si segnala per il buon numero di atti giunti a conclusione.

Il Sen. Lanzi è registrato come il meno attivo, 'assai distante dall'attivismo parlamentare delle colleghe, almeno sui temi di interesse modenese'.

Per quel che riguarda l'On. Ferraresi l'incarico di Sottosegretario rende nei fatti non giudicabile l'attività, praticamente e prevedibilmente a zero, in qualità di parlamentare. 

Anche per Forza Italia, l'indagine Federconsumatori si sofferma su una valutazione dei singoli. Dei tre eletti nelle liste di Forza Italia soltanto uno, il Senatore Aimi, è ancora nello stesso gruppo parlamentare. Ll'On. Benedetta Fiorini e passata alla Lega, e l'Onorevole Vittorio Sgarbi, eletto a Modena ma lontanissimo dalla questioni modenesi, contribuiscono a rendere l'attività del Senatore Enrico Aimi ancora più evidente di quello che già, nel merito, è. Non solo in Forza Italia ma nella rappresentanza generale degli eletti modenese. 'E' stato largamente il più attivo sui temi della sicurezza; 16 dei 28 atti “modenesi” rintracciati a firma del Sen. Aimi sono dedicati alla sicurezza del territorio, frequentemente in relazione a comportamenti di migranti, o ad  eventi che hanno interessato migranti. E' uno dei due parlamentari che ha presentato un atto su di una delle vicende recenti più tragiche della nostra provincia, i nove morti nella rivolta in carcere a Modena e ha presentato due interpellanze relative al caso Aemilia'

L'On. Fiorini ha presentato una gran parte di atti relativi al caso Bibbiano, non direttamente collegati a Modena, mentre 7 atti su sisma, ordine pubblico Grandi opere/viabilità del territorio portano la sua firma.  'Rispetto all'On. Sgarbi - si legge dall'analisi - è presto detto: non ha prodotto alcun atto o attività relativa ad un territorio che, per la sesta volta, lo ha portato in una assemblea parlamentare.


Nella Lega, ai due eletti nel 2018, l'On. Golinelli e l'On. Cestari si sono aggiunti prima il Sen. Corti, subentrato al Sen. Patriarca, quindi l'On. Fiorini, passata da FI alla Lega nell'agosto 2020. 

'Terremoto, agricoltura e viabilità sono stati i temi sui quali si è concentrata l'iniziativa “modenese” dell'On. Golinelli. Si segnala la rilevante serie di emendamenti a progetti di legge relativi alle aree colpite dal sisma, uno dei quali è andato a buon fine.

Per quel che riguarda il Sen. Corti, nel periodo successivo al subentro al Sen. Patriarca, è ricaduto il lockdown. Tenuto conto di tutto ciò la produzione del Sen. Corti, nel periodo marzo-luglio 2020 è cospicua. Corti è anche autore dell'unica interrogazione sui Beni Culturali della Provincia, relativa al Museo etnografico di Frassinoro.

Va detto inoltre che i due eletti modenesi della Lega hanno “spostato” il peso del territorio verso l'Area Nord e l'Appennino, luoghi dove risiedono e che sono stati oggetto di diversi atti parlamentari.

Per quel che riguarda l'On. Cestari, residente a Bondeno, non si è registrata una significativa iniziativa sui temi del territorio, in particolare quello modenese.

Stupisce la modesta iniziativa su di un cavallo di battaglia della Lega, l'Ordine pubblico/Migranti, oggetto di sole due interpellanze sulla quarantina complessive prodotte dai parlamentari eletti nel modenese. Va però detto che su questi temi i parlamentari della Lega hanno diffuso diversi comunicati stampa.

In sintesi, una situazione equilibrata tra i due Parlamentari modenesi, e una territorialità molto marcata sui temi dei territori di provenienza (Area Nord e Appennino). Modesto, almeno in aula, l'apporto del Sen. Cestari'



E proprio sui luoghi e sulla rappresentanza dei singoli territori, attraverso i 104 atti presentati, è dedicato un capitolo specifico della ricerca

Sono risultati 71 gli atti riconducibili ad uno delle città o paesi della provincia; ovviamente  Modena è la più rappresentata, con 30 atti. 

Rispetto al resto del territorio, l'Area Nord è largamente la più rappresentata, con 16 atti. Quindi i 9 atti delle Terre dei Castelli, i 7 del Distretto ceramico ed i 6, piuttosto sorprendenti, dell'Unione del Frignano.

Decisamente sotto rappresentata l'Unione delle Terre d'Argine, con 3 atti; l'Unione del Sorbara è stata completamente ignorata dagli atti parlamentari presentati dai parlamentari del territorio'

Il tema della rappresentanza e gli effetti del Si al referendum per il taglio dei parlamentari

'E' possibile che su un aspetto avessero ragione gli sconfitti, i sostenitori del NO al referendum costituzionale'- afferma Marzio Govoni nelle conclusioni della ricerca.
'La riduzione dei Parlamentari, se isolata da una riforma complessiva, potrebbe essere caricata soprattutto sui cosiddetti “peones”, sfavoriti rispetto al complesso gioco di alleanze e bilanciamenti rispetto a politici di qualche dimensione nazionale. Se così fosse, almeno a giudicare dall'osservatorio modenese, non possiamo attenderci un futuro radioso per l'accoppiata Parlamentari e Territorio. 

Oppure no, e forse avevano ragione i sostenitori del SI'. La revisione delle regole, resa indispensabile dalla riduzione dei Parlamentari, sarà una imperdibile occasione per dare il giusto peso al faticoso e non semplice lavoro di rappresentanza delle istanze del territorio. Per ridare centralità al Parlamento, restituendogli un ruolo di iniziativa legislativa. Potrebbe essere una occasione per contrastare l'antipolitica dilagante, per far sentire più vicino ai cittadini il lavoro dei nostri Parlamentari, per avvicinare Finale Emilia a Palazzo Montecitorio e Fiumalbo a Palazzo Madama'

 

 

 


Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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