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'Ospedale Mirandola, con riapertura aree Covid scompaiono letti e servizi, l'Ausl chiarisca'

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I consiglieri provinciale e comunale di Camposanto di Forza Italia Platis e Neri tracciano il quadro: 'Anche pneumologia è ancora al palo. Se l'emergenza è il personale lo si dica'. Replica Ausl: 'Nessuno minimizza, massimo impegno per garantire servizi'


'Ospedale Mirandola, con riapertura aree Covid scompaiono letti e servizi, l'Ausl chiarisca'
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Tra oggi e domani il Santa Maria Bianca vara la trasformazione del reparto di pneumogia (10 letti ordinari e 4 covid) in un reparto solo covid da 12 posti. I malati non covid saranno quindi dirottati altrove. A ciò si aggiunge l’anticipo della chiusura di una parte di chirurgica che passa da 24 a 16 posti letto per recuperare gli infermieri che servono a medicina.

Sono sostanzialmente queste le novità che denotano quanto sia in sofferenza l’ospedale privo di medici ed infermieri a sufficienza. Ricordiamo che il nostro blasonato reparto di Pneumologia è ancora, purtroppo, senza primario nonostante vi sia un bando aperto.

L’ex Direttore Brambilla e il Presidente dell’Ucman Calciolari avevano minimizzato in merito ai rinnovi di medici, infermieri e ausiliari del Santa Maria Bianca per poi ricorrere al primo bando in regione di esternalizzazione di servizi ospedalieri pubblici.

Ora chiediamo pubblicamente alla neo direttrice Anna Maria Petrini di dirci come stanno le cose. Quanto la coperta è corta e come intende garantire i servizi a Mirandola.

A Febbraio 2022 abbiamo interrogato l’Ausl in merito ai 4 posti letto di terapia semintensiva afferenti all’Unità Pneumologica, l’unico vero investimento per permettere al Santa Maria Bianca di essere qualificato e di diventare ospedale di riferimento per la zona nord della provincia, Carpi compreso, per questa specialità.

La direttrice Petropulacos fece sapere che: “La Validazione dei progetti avrà presumibilmente luogo entro metà febbraio 2022 con affidamento diretto dell’esecuzione delle opere. Per quanto concerne le tempistiche di realizzazione dell’intervento il periodo di attività del cantiere è stato stimato in circa 150 giorni esclusi collaudi per i quali si stima un periodo di circa 30 giorni”.

In parole povere - precisano Platis e Neri – i lavori dovevano terminare ad agosto ma in realtà non sono mai partiti.

Inutile girarci attorno. Oltre ai muri e agli impianti, mancano le garanzie che vi sia personale sufficiente per far funzionare le cose ordinarie. Figuriamoci con la situazione che c’e’ se riescono a garantire i professionisti per la semi-intensiva.

Sulla questione sono state depositate le interrogazioni in Unione e in Provincia.

La replica dell'Ausl affidata ad una nota

L’Azienda USL ha sempre condiviso con i Comuni l’avanzamento delle progettualità sull’Ospedale di Mirandola tramite incontri periodici con i Sindaci nel Comitato di distretto, progettualità che non si sono mai fermate, come dimostrano ad esempio i bandi per il nuovo Direttore del Pronto soccorso - la cui nomina sarà comunicata a breve - e per il Direttore della Pneumologia, già pubblicato. Per la realizzazione della Medicina d'urgenza e della Subintensiva pneumologica multidisciplinare la procedura di affidamento lavori è in corso e per l'esecuzione delle opere si stima l’inizio lavori nel mese di settembre con una durata di circa 6/7 mesi.

L’area per l’accoglienza dei pazienti covid è assolutamente necessaria – come mostrano i dati epidemiologici e le scelte organizzative aziendali che investono l’intera rete ospedaliera provinciale e come confermato dalla nota ministeriale emanata ieri sul 'potenziamento misure organizzative in risposta all'incremento della domanda di assistenza ospedaliera'  – per dare appropriata assistenza ai malati del territorio mirandolese, covid e non covid, garantendo a tutti la massima sicurezza possibile. La scelta si è rivelata talmente corretta che attualmente, a causa dell'alta incidenza di positività riscontrata in sede di ricovero, l’area ospita già 14 pazienti, limite massimo di ricettività.

La rimodulazione dell'area omogenea chirurgica anticipa solo di alcune settimane la tradizionale riduzione estiva in virtù della diminuzione delle attività (e necessaria per assicurare il fondamentale periodo di ferie a tutti i professionisti) e non incide assolutamente sulla capacità di garantire l'attività chirurgica programmata ed urgente nei volumi e nei tempi stabiliti.

Non c'è stata mai alcuna minimizzazione da parte dell'AUSL rispetto alla carenza di personale, sia medico che infermieristico, che colpisce numerosi contesti aziendali sia in provincia di Modena che ne resto del Paese. In tutti i tavoli istituzionali le azioni intraprese (tramite diverse forme di reclutamento, tutte percorse, e riorganizzazioni interne), sono sempre state oggetto di aggiornamento e condivisione, a testimonianza della volontà dell’Azienda di continuare a garantire i servizi. Proprio il ricorso a bandi esterni, che non sono né i primi in regione né nel resto d’Italia, conferma che la situazione di difficoltà non riguarda solo il Santa Maria Bianca. 

Un’ultima precisazione sul funzionamento dell’assistenza, a rassicurazione dei cittadini mirandolesi: i malati non covid non vengono “dirottati” altrove ma assistiti in base alle loro condizioni cliniche o nei reparti del Santa Maria Bianca, accuditi dal suo personale o, come sempre accaduto, anche in altre strutture della rete modenese, nel contesto ritenuto più appropriato.

Redazione Pressa
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La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, ..   Continua >>


 
 
 
 

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