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'Chi a sinistra pensa di poter fare a meno del Pd per battere Grillo e Salvini sappia per primo che andrebbe direttamente incontro a consegnare il Paese al M5s o alla Lega, cosi' come ho detto proprio ieri sera inaugurando la festa de l'Unita' di Modena'. Cosi' come il Pd, da parte sua, e' chiaro che 'non possa pensarsi autosufficiente' e che 'debba lavorare per organizzare un nuovo campo di centrosinistra'. Lo ribadisce il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, attaccato oggi da Mdp, insieme col segretario regionale Pd Paolo Calvano, per la posizione dem sulle alleanze di centrosinistra esposta ieri sera a margine dell'inaugurazione della festa dell'Unita' provinciale di Modena. Dopo l'affondo oggi del capogruppo Mdp in Comune a Modena, Paolo Trande, Bonaccini sfuma in un post su Facebook pur pesando bene le parole.
Il governatore coglie l'occasione dei nuovi dati economici elaborati da Prometeia e Unioncamere ('Siamo la prima regione per crescita, per tasso di occupazione, per export pro-capite, e che grazie anche al Patto per il lavoro, firmato con tutte le parti sociali, siamo riusciti a portare dal 9 al 6,6% la disoccupazione in soli due anni, con ottime chances di scendere al 4-5% entro il 2020...') ed enfatizza su 'alcuni dei provvedimenti che abbiamo approvato come maggioranza, di centro-sinistra'. Visto il lavoro compiuto e da compiere, allora, Bonaccini dice di voler dedicare 'soltanto tre minuti' alla pressione bersaniana, 'per evitare che una polemica estiva debba occupare quel tempo prezioso che invece vogliamo dedicare al lavoro ed al welfare, alla cultura e all'ambiente'.
Ecco allora il Bonaccini pensiero: 'Faccio molta fatica a comprendere le parole dell'amico Paolo Trande, che non essendo presente (ieri sera alla festa Pd, ndr) non ha potuto ascoltare un discorso di diversi minuti e non sintetizzabile in due battute; perche' pochi piu' di me, per storia personale e politica, possono vantare di aver fatto ogni sforzo possibile per consentire a sensibilita' diverse della sinistra e del centrosinistra italiano di governare, insieme'. Del resto, rivendica il presidente della giunta di viale Aldo Moro, 'in questi due anni e mezzo di governo regionale non si e' mai sentita alcuna vibrante polemica sulle scelte di governo che abbiamo compiuto, nonostante la coalizione che mi sostiene sia differente da quella che sostiene il governo nazionale'.
Bonaccini cerca allora di ricomporre il quadro, nonostante le tensioni che via via sembrano aggravarsi: 'Sono convinto, e l'ho ribadito in conclusione del mio discorso, che la maggioranza di chi sta alla nostra sinistra non voglia condannarsi all'isolamento o alla sola protesta, ma cercare con il Pd un confronto per provare a lavorare assieme. Quello che peraltro mi pare si stia cercando di costruire in queste settimane in Sicilia, cosi' come nel Lazio e in Lombardia, per affrontare le prossime sfide regionali, per nulla semplici'. Il tutto, conclude Bonaccini su Facebook, sul modello 'di quello che proprio in Emilia-Romagna sembra funzionare, con risultati sul versante della crescita, della lotta alla disoccupazione e del rafforzamento di un welfare di qualita' che non lasci solo nessuno. Cosi' almeno a me pare, spero- conclude Bonaccini- anche all'amico Paolo. Ed ora di nuovo al lavoro, insieme e col sorriso'.
Nel video che segue riproponiamo la 'frase della discordia' pronunciata dal Presidente della Regione all'inaugurazione della Festa del PD