Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
“Se su questo tema il centrodestra non avesse cambiato idea e ci fosse una reale convergenza, saremmo pronti a togliere il simbolo del Partito Democratico dalla raccolta firme e a portare avanti insieme una proposta condivisa”. Così, con una quasi provocazione, il deputato e segretario provinciale del PD Stefano Vaccari durante la conferenza stampa presso la sede provinciale del partito, a Modena, dove è stata presentata l’iniziativa di raccolta firme per chiedere al Ministero dell’Interno l’elevazione della Questura modenese in fascia A.
Un'iniziativa non nuova per il PD che già ci aveva provato con le stesse modalità nel 2019. 'Perseguiremo l'obiettivo di una maggiore sicurezza in città attraverso due strumenti. Da una parte facciamo partire una raccolta di firme, che si rivolge a tutti i modenesi di qualsiasi colore politico, in calce a una petizione rivolta al Ministero dell’Interno.
Dall’altra presenteremo in tutti i 47 Consiglio comunali della provincia di Modena un ordine del giorno contenente la stessa richiesta' - aveva affermato nel 2019 l'allora referente per la sicurezza PD nonché capogruppo in Comune Antonio Carpentieri.
Ed è così che dopo 6 anni di nulla di fatto, nonostante i cambi di governo ed appelli più o mano condivisi da Modena, oggi il PD, in apertura di una intensa fase congressuale, ci riprova, sottolineando come da quel 2019 in cui viene approvato anche un ordine del giorno in provincia all'unanimità, 'il governo abbia cambiato registro e passo'.
Accanto a Vaccari erano presenti Carmelo Belardo (Vicesegretario Vicario PD città di Modena), Diego Lenzini (Capogruppo PD Modena in consiglio comunale) e Stefano Manicardi (Responsabile Sicurezza segreteria cittadina PD città di Modena). La raccolta firme prenderà il via sabato prossimo con banchetti in centro a Modena e sarà attivata anche nei circa 40 circoli PD della provincia.
“La sicurezza è un tema troppo importante per essere ridotto a terreno di scontro ideologico' – ha dichiarato Vaccari riferendosi al centro destra locale e al governo nazionale. 'Da quando è al governo, il centrodestra continua a proporre misure simboliche, ma i problemi reali restano. Il decreto sicurezza, ad esempio, non tocca i nodi veri e concentra l’attenzione su questioni come la repressione delle occupazioni studentesche. Il PD modenese rilancia invece una proposta concreta, fondata su una necessità'. La richiesta dell’elevazione della Questura alla fascia A – sottolineano i promotori – ha un significato strutturale, perché comporterebbe un potenziamento stabile non solo della sede provinciale ma anche dei commissariati locali.
In sostanza bene gl aumenti degli organici, sottolineati anche positivamente dal SIULP, sindacato di polizia, che confermano 101 agenti destinati a Modena negli ultimi due anni che – al netto dei pensionamenti e dei trasferimenti danno un saldo positivo di 47 unità, ma ciò non basta. Il potenziamento deve essere strutturale e, nel merito, anche questi numeri si scontrano con una realtà dove le carenze sono ancora tante.
“Non nascondiamo che serva anche un’azione legislativa, per esempio sulla certezza della pena ribadita dal sindacato di Polizia, ma nessuna delle nostre proposte viene considerata in Parlamento – ha affermato Vaccari –. Noi affrontiamo i problemi con spirito costruttivo e con serietà, ma la maggioranza continua a rispondere solo con slogan”.
Il consigliere Manicardi ha ricordato come “il percorso avviato con il ministro Lamorgese verso il rafforzamento della Questura si sia fermato con l’attuale governo”, mentre Giovanni Lenzini ha denunciato l’assenza di interventi anche su situazioni critiche locali: “Alla stazione delle corriere esiste ancora un presidio integrato senza presenza della Polizia di Stato. Se vogliamo davvero garantire sicurezza, servono gli agenti che servono anche lì, non solo annunci”.
Per favorire un ritorno alla collaborazione istituzionale, Lenzini ha annunciato l’intenzione di presentare in consiglio comunale un nuovo ordine del giorno, il più neutro possibile: “Senza critiche al governo, ma con un obiettivo chiaro: creare le condizioni per un voto condiviso e non di parte su un tema fondamentale per la città”.
Gi.Ga.
Gianni Galeotti
Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie.. Continua >>