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'Non ci piacciono le campagne urlate, fatte solo di slogan ad effetto, di opportunismi e di comportamenti alla Lorenzin. Vogliamo dare risposta ai problemi veri, della gente comune, dei giovani che non hanno più nella scuola e nel mondo del lavoro dei riferimenti. Che non possono nemmeno chiedere un prestito in banca a fronte di un lavoro precario; degli anziani, così come dalle giovani coppie che solo per essere intestatari di una casa, che in molti casi non è nemmeno propria perché ipotecata da un mutuo, risultano ricche senza esserlo e si vedono negati contributi riservati ad altri o magari lo sconto sulla retta del figlio. Per questo, se avremo rappresentanza in Parlamento, superando la fatidica soglia del 3%, proporremo subito di togliere la prima casa di proprietà dagli indicatori che definiscono l'indice di ricchezza'
Proposte semplici ma concrete, di merito, per aiutare davvero un paese che per Maurizio Lupi, referente nazionale di Noi con l'Italia, ha bisogno di ripartire e di tornare a crescere non solo sotto l'aspetto economico ed imprenditoriale, ma anche soprattutto valoriale. Riscoprendo i suoi principi fondamentali e quegli elementi, legati alla tutela del lavoro, della famiglia naturale fondata sul matrimonio, e all'impresa, che ne rappresentano il nucleo fondamentale e fondante. Uno spirito riflesso nelle parole introduttive alla partecipata serata presso la sala conferenze di Confcommercio in via Piave a Modena, dal candidato alla Camera nel collegio Modena-Ferrara, Francesco Coppi e di due new entry della politica, candidate donne, che hanno risposto al coordinamento nazionale del movimento come ad una chiamata: Antonella Degoli, insegnante di scuola elementare con decennale esperienza anche in organismi di gestione, e Nadia Bertelli, imprenditrice.
'Persone del territorio - sottolinea Coppi - altro che paracadutati'
'Ripartire dalla famiglia e dal lavoro e quindi dall'impresa, per fare ripartire il paese su basi sane e solide. Perché non c'è lavoro senza le imprese che lo forniscano. Non si può imporre il lavoro alle imprese se le imprese non sono poste in condizione di generarlo' - continua Lupi. 'Per questo è necessario porre in condizione le imprese di produrre e generare lavoro. Altro che assistenzialismo da reddito di cittadinanza'
Così come è necessario ridare alla famiglia il posto centrale che le spetta in una società che cresce. Partendo parta dalla questione fiscale, con l’applicazione del cosiddetto “quoziente familiare”, per una significativa riduzione del carico fiscale in proporzione al numero dei figli. Ma non solo. Oggi il problema di molti genitori è legato alla difficoltà di conciliare lavoro-famiglia. Da qui proporremmo incentivi alle imprese che la favoriscono. Solo attraverso un sostegno reale e concreto alle famiglie è possibile pensare al rilancio del paese, diversamente teso ad un invecchiamento senza ritorno e ad una continua perdita di competitività, anche economica'.
Di seguito l'intervista di Cinzia Franchini al referente nazionale di Noi con L'Italia, On. Maurizio Lupi