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In consiglio comunale, giovedì scorso, aveva definito coloro che protestavano fuori dai cancelli Italpizza, ''squadristi capaci di muoversi con metodi terrostici e mafiosi, picchiatori addestrati a farlo'. Oggi, in una nota stampa alla vigilia di una giornata cruciale per la vertenza Italpizza, (con la ripresa dei picchetti davanti ai cancelli di mattina e il tavolo in Prefettura nel pomeriggio), li ha definiti soltanto violenti, soggetti che agiscono al di fuori della legalità ai quali, se continueranno con azioni criminali e violente Modena non potrà altro che rispondere con la forza'
Il Consigliere comunale del gruppo CambiaModena Antonio Montanini invita, nel lungo comunicato stampa inviato in serata alle redazioni 'a non soffiare sul fuoco', ma allo stesso tempo non usa mezzi termini nei confronti della situazione e delle parti in gioco. Invita alla città ad esaminare con rispetto e moderazione una situazione articolata e ben diversa rispetto a quella rappresentata dai 'violenti' Si Cobas.
'Molti lanciano appelli alle Istituzioni e al mondo politico. La politica locale, in modo direi quasi unanime, si è già espressa con l’approvazione di giovedì scorso in Consiglio Comunale di una Mozione di “condanna alla violenza e solidarietà ad Italpizza, ai suoi lavoratori e ai Sindacati”, vittime di violenze da parte del sedicente Sindacato SI Cobas. Soggetti che pure personalmente mi hanno minacciato, offeso e insultato. Un punto fermo comunque è stato messo. Pertanto, se questi soggetti che operano fuori dalla legalità, continueranno con le loro azioni criminali e violente, la città non potrà che rispondere tramite l’uso della forza. Se poi intensificheranno anche gli scontri, come hanno annunciato, allora sarà necessario, come giustamente chiede il sindacato di Polizia, passare ad ulteriori misure preventive e restrittive. Non possiamo accettare che ogni giorno ci siano Poliziotti che rimangono feriti a causa dei SI Cobas'
'Nel merito prosegue Montanini - la vicenda è di difficile soluzione perché manca la sostanza del contendere, aggravato dal fatto che manca pure un autorevole interlocutore per condurre una qualsivoglia trattativa. Il comunicato dei SI Cobas è eloquente e significativo'. Montanini vuole dichiaratamente dimostrare quanto la protesta dei giorni scorsi sia spropositata rispetto al motivi del contendere, ovvero il reintegro dei lavoratori nelle mansioni precedenti al loro allontanamento o al loro licenziamento. E per farlo ne riporta le motivazioni contenut nel comunicato dei Si Cobas in relazione al mancato rispetto dell'accordo raggiunto in Prefettura l'11 novembre scorso “…La condizione concordata a questo incontro per la cessazione dello sciopero era molto semplice: che le lavoratrici segregate nelle ultime settimane alle pulizie sui tetti o nei piazzali tornassero al loro posto di lavoro di sempre, alla stenditura e farcitura delle pizze; e che venissero ritirate le nuove sospensioni ai delegati sindacali. Nulla di più. Non chiedevamo certo la luna.”
'Se riconosci che non stai chiedendo la luna, se questi dodici lavoratori non sono mai stati licenziati e hanno continuato a percepire lo stipendio anche se non si recavano al lavoro, se il 14 gennaio sono stati regolarmente “ricollocati” nel sito produttivo come previsto dall’accordo raggiunto in Prefettura, chiunque di buon senso si chiederebbe: per un nulla, è logico negare i principi costituzionali del diritto al lavoro, del diritto alla libera impresa, del diritto alla libera circolazione e quant’altro, mettendo in scacco una intera città, semplicemente perché, dodici lavoratori di una Cooperativa di Multiservizi, strutturate per fare pulizie, non accettano di fare i servizi di pulizie?'
quando questi vengono fatti ogni giorno da tutti gli altri colleghi lavoratori?
Capite che non c’è proporzione tra quanto rivendicato e la reazione? Spero che l’opinione pubblica si renda conto, pian piano, di come sia la realtà.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>