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Una giornata di mobilitazione, quella di di oggi, per il trasporto pubblico locale. Con uno sciopero che, escluse le fasce di garanzia, comprenderà l'intera giornata di servizio. Per la provincia di Modena la mobilitazione di Cisl, Uil, Faisa e UGL sarà doppia, anche se concentrata su una sola giornata. Da un lato il piano regionale con la vertenza sull’armonizzazione contrattuale che coinvolgerà i bacini Seta di Modena, Reggio Emilia e Piacenza. Il secondo specifico per Modena, di 4 ore, riguardante gli straordinari obbligatori, fatto combaciare con lo sciopero regionale per non aggiungere - spiega Giuseppe Rendace, Segretario provinciale Faisa-Cisal, una ulteriore giornata di sciopero e altro per utenti e lavoratori. Una mobilitazione quella di oggi a cui non aderisce la CGIL che in solitaria, dal dicembre scorso si è staccata dal resto del fronte sindacale, sedendosi nuovamente al tavolo con la dirigenza Seta e rivendicando oggi il proprio contributo nella discussione sull’armonizzazione contrattuale per garantire, fa sapere lo stesso sindacato, diritti tutele dei lavoratori.
Diritti che, accusa la CGIL,non sarebbero tutelati dal resto del fronte sindacale accusato di essere motivato da oscure ed incomprensibili logiche lontane dagli interessi dei lavoratori. 'Non critichiamo ma non condividiamo la scelta della CGIL' - afferma Carmine Bovienzo Segretario provinciale Uil Trasporti. 'In realtà è la CGIL che ha scelto di stare dalla parte dell'azienda e non da quella dei lavoratori che da mesi, uniti ed in maggioranza, protestano su punti che rimangono sul tappeto, come quello degli straordinari obbligatori, ma, su tutto, l'interruzione delle relazioni sindacali con la dirigenza. Nel merito dei passi avanti spacciati dalla CGIL, noi non ne ravvisiamo nemmeno uno'
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Nella foto, presidio Cisl, Uil, Faisa, Ugl davanti alla sede Seta, che replicherà anche questa mattina
Redazione Pressa
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